danzatori del ventre | Danza e Musica Araba https://danzaemusicaaraba.com L'universo artistico del Medio Oriente Mon, 05 Aug 2019 01:02:04 +0000 it-IT hourly 1 Nagwa Fouad https://danzaemusicaaraba.com/nagwa-fouad/ Mon, 05 Aug 2019 00:09:56 +0000 https://danzaemusicaaraba.com/?p=633 Awatef Mohammed El Agamy, in arte Nagwa Fouad, nacque ad Alessandria nel 1939 da padre egiziano e madre Palestinese, senza altri fratelli. La sua famiglia si trasferì a Jaffa, ma ben presto Nagwa rimase...

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Awatef Mohammed El Agamy, in arte Nagwa Fouad, nacque ad Alessandria nel 1939 da padre egiziano e madre Palestinese, senza altri fratelli. La sua famiglia si trasferì a Jaffa, ma ben presto Nagwa rimase orfana di madre, ma fortunatamente la seconda moglie del padre, anch’ella palestinese, se ne prese cura con amore.

Nagwa Fouad e la matrigna dovettero scappare da Jaffa, che era stata conquistata dagli israeliani, vivendo con lei per un periodo del campo profughi di Al-Arish. Quando il padre naturale di Nagwa si risposò, la ragazzina se ne andò al Cairo con la matrigna, a soli 15 anni, anziché rimanere con lui. La forte relazione con la matrigna rimase stabile durante tutta la sua vita.

Nagwa mostra ben presto il suo talento per la danza nell’ambito di feste familiari e matrimoni locali, e decide di dedicarsi alla professione artistica. Si trasferisce al Cairo molto giovane e inizia a lavorare in alcuni piccoli locali notturni. Grazie alla sua innata musicalità, soprattutto ritmica, il pubblico comincia ad amarla. 

Al Cairo Nagwa Fouad trova lavoro come centralinista presso una agenzia di attori, la  Orabi Agency. Il proprietario, Orabi, un giorno la scoprì mentre ballava di nascosto al lavoro, e la persuase ad affittare un costume da danzatrice, procurandole spettacoli in un locale per turisti. Pochi mesi più tardi Nagwa Fouad già ballava all’ Auberge Nightclub.

Nagwa venne arrestata perché si esibiva senza aver compiuto l’età minima per farlo, 16 anni, cosa assolutamente illegale in Egitto, ma riuscì a convincere la polizia di essere più adulta, e si fece rilasciare. Infatti la sua vera data di nascita non è ancora del tutto chiara!

Comincia a studiare danza classica, moderna, jazz con diversi maestri e coreografi, si mantiene in continuo allenamento praticando parecchi sport (aerobica, nuoto, tennis…) e, sempre grazie al suo orecchio musicale, comincia a collaborare con ottimi musicisti.

Il primo film che interpretò come danzatrice fu Al Sherea al Hob (La strada dell’amore), del 1959, accanto al grande cantante Abdel Halim Hafez, sulla famosa canzone “Ouloulou”.

Momento chiave per la vita professionale e personale di Nagwa Fouad fu l’incontro, nel 1960, con il famoso compositore, direttore d’orchestra e produttore Ahmad Fouad Hassan, quando si esibiva al Casinò Abdeen. Ahmad era molto più adulto di lei, aveva ben 17 anni di più, ed era nel mondo dello spettacolo da sempre. Dal loro incontro e dalla loro collaborazione Nagwa Fouad poté migliorare le proprie capacità teatrali, e capì come impegnarsi per sviluppare il proprio talento naturale fino a diventare la star che conosciamo oggi. Nagwa decide di studiare danza seriamente e si iscrive alla scuola di Nelly Mazloum, e comincia a studiare anche folklore russo. Si innamorano e si sposano. Il loro matrimonio dura 6 anni, e si converte in una amicizia, poiché Nagwa non ha inclinazioni materne e ciò che la cattura è solo la sua carriera.

Dopo questo film, spesso Nagwa Fouad accompagna Abdel Halim Hafez come ballerina.

Nagwa Fouad ha recitato in oltre cento film come attrice e in oltre 250 come ballerina: il giornalista Mustapha Amin le ha dato il soprannome di “la Rita Hayward d’Egitto”, continuando a portare avanti parallelamente i suoi spettacoli dal vivo negli hotel a cinque stelle.

Nel 1974 Nagwa si sposa con  il manager dello Sheraton, lo svizzero-libanese Libanese Sami El-Zoghbi, un manager laureato a Londra di grande successo, che decide di utilizzare la figura artistica di Nagwa Fouad per garantire il successo della riapertura dello Sheraton del Cairo. E’ colpo di fulmine.  I due condividono sogni ambiziosi ed una grande passione per il lavoro. Diplomatici e capi di stato vanno pazzi per la danza di Nagwa Fouad , e l’artista si è esibita in tutto il mondo, sempre con grande successo.

Nel 1975 Nagwa Fouad comincia a collaborare con il coreografo Mohammed Khalil. La collaborazione continuerà fino al 1992, sostenendo le scelte stilistiche della danzatrice.

Altro momento fondamentale nella sua carriera artistica è il lavoro a fianco di Mohammed Abdel Wahab, nel 1976: il musicista compone per lei “Amar arba’tasher” (Luna 14, il quattordicesimo giorno del ciclo lunare, cioè la lua piena), e Nagwa si lancia nella sperimentazione di una nuova danza, molto teatrale, che le permette di fondere le caratteristiche delle sue danzatrici preferite: Naima Akif e Tahiya Karyoka.

Da allora la danza di Nagwa Fouad spazia in tutti i campi del folklore egiziano e orientale, e si fa sperimentale, teatrale e personale dando una svolta alla storia. La danza di Nagwa Fouad è sempre gioiosa e la ballerina si spinge a trovare mille trucchi per sperimentare, ad esempio, scenografie (in un video, danza come se si trovasse su un giradischi, in un altro, molto famoso, su Raqs Sitt el Hossn, entra portata, su una portantina dorata, da un paio di uomini, e cammina sotto una pioggia di petali di rosa, danzando con un ventaglio d’oro in una scenografia teatrale, nella quale l’inquadratura della danza non è fissa, in ripresa frontale, ma la telecamera si sposta nello spazio, danzando con lei. Oggi può far sorridere ma all’epoca fu una vera novità).

Nagwa continua a danzare pur essendo anziana, e afferma “L’arte non ha nulla a che vedere con l’età o la nazionalità… è legata alla creatività e alla presenza e se l’artista è in grado di dare e ne gode, deve continuare ad esibirsi”.

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Yousry Sharif https://danzaemusicaaraba.com/yousry-sharif/ Thu, 05 Apr 2018 17:09:35 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=286 Yousry Sharif Acclamato danzatore, coreografo e insegnante di danza orientale e folklore egiziano, è considerato dalla critica il fedele continuatore della tradizione Medio Orientale. Grazie al suo spirito dinamico è sempre in movimento partecipando...

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Yousry Sharif

primo piano di Yousry Sharif

L’inconfondibile sorriso di Yousry Sharif

Acclamato danzatore, coreografo e insegnante di danza orientale e folklore egiziano, è considerato dalla critica il fedele continuatore della tradizione Medio Orientale. Grazie al suo spirito dinamico è sempre in movimento partecipando a seminari e festival in tutto il mondo tra cui Stati Uniti, Germania (Berlino), Spagna (Madrid, Barcellona, Valencia), Francia (Lione, Marsiglia), Italia (Milano, Firenze), Finlandia (Vaasa, Pori,  Kemi), Svezia (Malmo, Goteborg), Egitto (Cairo, Luxor), Australia (Sydney, Melbourne, Perth), Giappone (Kioto, Nara e Nikko).

Nato al Cairo, ha iniziato la sua carriera in Egitto, dove ha partecipato a numerose produzioni cinematografiche e spettacoli televisivi, lavorando con i più famosi artisti del momento (Nagwa Fouad, Hassan Afifi, Mohammed Kahlil, Warda, ecc.). Nel 1981 si è trasferito negli Stati Uniti nella città di New York, dove ha fondato l’Egyptian Academy of Oriental Dance, di cui è direttore artistico, attualmente attiva con corsi sempre in aggiornamento con l’obiettivo di far conoscere la tecnica che è alle spalle della bellydance e dello stile arabo-americano.

Il suo elegante ed originale repertorio di coreografie, unito al suo carisma, ricco di sensibilità ed intensità, gli consentono di essere uno dei migliori interpreti al mondo per la Danza Orientale contemporanea. Dotato di uno stile coinvolgente e di un carisma, che gli permette di avere un buon rapporto con i suoi collaboratori, si presta molto spesso per workshop ed eventi in tutto il mondo dagli Stati Uniti d’America, in città come New York, luogo in cui vive attualmente, alle grandi città europee.

foto del danzatore egiziano Yousry Sharif

La tipica danza egiziana con doppio bastone

In grado di creare coreografie dinamiche e divertenti contaminando più stili regionali egiziani tra loro, rendendo ciò che è antico molto contemporaneo e attuale. Ha anche la capacità di lavorare con un numero enorme di ballerine e ballerini, apprezzato in particolar modo per lo  stile contemporaneo, prepara spesso le sue ballerine alla performance focalizzandosi sia sulla tecnica che sull’espressività dei movimenti, mettendo in risalto quelle che sono le caratteristiche innate di ogni singola allieva o di ogni singolo danzatore. Particolarmente apprezzato nelle danze Saidi (danze egiziane di folclore con il bastone) in cui mette in risalto la sua parte competitiva ma anche la sua spiccata ironia è anche capace di coinvolgere il pubblico nelle sue performance e di guidarlo con entusiasmo che trasforma quello che, di solito deve essere lo spettacolo del protagonista, in una grande manifestazione di gioia condivisa e di festa.

Ha l’abitudine di creare coreografie per poi affidarle a ballerine che le portano in giro per il mondo facendo apprezzare il suo stile anche in posti dove non è ancora molto conosciuto. Così facendo soddisfa le aspettative di molti ballerini, curiosi verso il suo stile sempre attuale anche in luoghi lontani.

Durante i suoi stages e le performances che coreografa in giro per il mondo, sa far collaborare il mondo orientale e quello occidentale, nelle loro differenze, in un equilibrio perfetto, grazie al suo stile eclettico e fantasioso.

Yousry SHarif balla su una scenografia orientale

Passione ed entusiasmo nel danzare

Prende in grande considerazione la divulgazione delle tradizioni della danza orientale e l’approfondimento della cultura araba e le sue esibizioni sono molto coinvolgenti, perché segue quello che dovrebbe sempre essere il cuore della danza orientale, la spontaneità. E si lascia spesso trascinare dalla situazione e dalle scelte musicali sempre molto dinamiche.

In grado di far trasparire la sua grande passione per la danza, che per lui è Danza, con la D maiuscola, al di là di ogni altra specifica definizione, è in grado di creare atmosfere magiche, da mille e una notte, anche in luoghi inaspettati e che a un primo sguardo non si presterebbero all’occasione, perché più vicini alla nostra quotidianità, ma Yousry Sharif ha la capacità di ribaltare lo spazio fisico creando il suo spazio magico. Dietro a ogni suo movimento c’è un significato che affonda le radici nella tradizione della danza araba, che invita e coinvolge un pubblico di ogni età, che espande la danza orientale da mera danza femminile ad una forma universale.

Le sue conoscenze e competenze, ed il lungo lavoro sul campo lo hanno portato ad essere tanto riconosciuto a livello egiziano ed internazionale che negli stages insegna il suo “Yousry Style”!

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Tahiya Karyoka https://danzaemusicaaraba.com/tahiya-karyoka/ Thu, 05 Apr 2018 17:02:54 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=282 Tahiya Karyoka Bedaweya Muhammad Karim al Nirani, in arte Tahiya Karyoka, è una figura di grande rilievo nella storia della danza orientale. Tutte le danzatrici la annoverano fra le proprie muse ispiratrici. Troviamo il...

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Tahiya Karyoka

La danzatrice Thaya Karyoka

La ballerina Tahiya Karyoka

Bedaweya Muhammad Karim al Nirani, in arte Tahiya Karyoka, è una figura di grande rilievo nella storia della danza orientale. Tutte le danzatrici la annoverano fra le proprie muse ispiratrici. Troviamo il suo nome trascritto con parecchie varianti: Taheyya, Taheya, Tahya, Tahiya, Tahiyyah, Caryoca, Karioka, Karioca, Karyooka…

Nata probabilmente nel 1919 a Manzala (o fra il 1915 e il 1920: le sue biografie riportano notizie contrastanti, e nel mondo arabo è molto frequente che i dati anagrafici non siano precisi), e si trasferisce con la famiglia a Ismailiya.

Innamorata della danza, e con il grande desiderio di poter ballare, Bedaweya litiga con la famiglia, che ne osteggia il sogno artistico, e si trasferisce al Cairo a casa di una amica di famiglia che gestisce un locale notturno. L’amica non vorrebbe che Bedaweya intraprenda la professione di danzatrice, ma la passione della ragazza supera ogni limite, e viene notata da alcuni impresari. La sua carriera inizia nel 1930, con uno spettacolo al celebre Cabaret Casinò di Badia Masabni, dove incontra il mondo dello spettacolo professionale ed ha l’occasione di migliorare le sue competenze artistiche.

Badia le dà il nome artistico Tahiya Muhammad. Nel contempo, Tahiya prende lezioni di danza classica alla famosa scuola di danza Ivanova, al fine di prepararsi meglio al professionismo.

Nel cabaret di Badia, Tahiya lavora accanto a Samia Gamal e a Naima Akef , e il locale è per lei trampolino di lancio verso il successo. Con Samia Gamal costruisce un rapporto molto stretto, alcuni dicono di grande amicizia e collaborazione, altri dicono di grande e assoluta rivalità.

La giovane oltre a danzare canta e il pubblico ben presto si innamora di lei, per la sua naturale eleganza e fluidità, che sembravano non costarle nessuna fatica. Tahiya Karyoka è anche una persona curiosa, e non si ferma di fronte alle novità, per cui comincia a danzare con la spada e con il candelabro, suscitando ancora di più l’ammirazione dei suoi fans. Vederla ballare sul palco aveva un fascino magnetico.

L’occasione che le ha portato grande successo fu nel 1940, con la rappresentazione di un ballo ispirato alla danza brasiliana chiamato “il Karyoka”, dedicato al film americano “The street of Rio” e a Carmen Miranda, tanto che decise di assumere definitivamente il nome d’arte, appunto, di Karyoka.

Fra gli anni ’30 e ’40 l’industria cinematografica egiziana era fiorentissima e conobbe un’epoca di massimo splendore: sul territorio nazionale erano presenti almeno 150 compagnie di produzione e ciascuna presentava almeno 3 film a stagione. La maggioranza di film prodotti erano commedie musicali, molto apprezzate dal pubblico in cerca di distrazioni e leggerezza causata dalla guerra in corso.

La danzatrice Tahiya Karyoka

La ballerina Tahiya Karyoka

Questa era la situazione ideale per chi, come Tahiya Karyoka, lavorava proprio come danzatrice cinematografica. Nel contempo, Taheya conservò coscienziosamente il suo lavoro al locale di Badia Masabni.

Venne scritturata dapprima come ballerina nei film, e ben presto divenne anche attrice, mostrando così di avere doti di artista completa. Nella vita interpretò oltre 200 film, in una carriera durata 50 anni.

Donna attiva e intelligente, possedeva una vasta libreria, era in grado di parlare fluidamente l’inglese e il francese e di gestire personalmente la sua impresa lavorativa: per organizzare i suoi numerosi impegni cinematografici e teatrali, Tahiya Karyoka creò, con il regista Hessein Fawzy e due attori, un’agenzia di produzione, la Sharkat Al Shabab (compagnia dei giovani), riuscendo a conciliare l’attività imprenditoriale con quella artistica. L’agenzia produsse solo due film, prima di sciogliersi: “Aheb El Ghalat” (Amo lo sbaglio) e “Aheb El Baladi” (Amo il mio paese).

Ebbe persino l’occasione di partecipare ad una produzione di Hollywood, verso la fine degli anni 60, ma la guerra nel 1967 annullò questa occasione e Tahiya ritornò al Cairo. Dopo il suo ritorno cominciò a lavorare in televisione e occasionalmente ricevette anche dure critiche.

Nel 1936 Tahiya danzò alla processione in onore del matrimonio di re Farouk.  Il re aveva soltanto 16 anni ed era appena stato incoronato re, dopo la morte del padre. Tahiya si esibì ballando sulla musica di Umm Kulthoum, la quale era una sua ammiratrice: di lei una volta la grande cantante disse che era “un’ artista in grado di cantare con il corpo”. Re Farouk la apprezzò per tutta la vita e Tahiya, da intellettuale, fu persino messa in carcere dopo la rivoluzione che depose Faruk, come sostenitrice di una controrivoluzione che facesse ritornare in Egitto la monarchia costituzionale, nel 1953.In prigione fece lo sciopero della fame, per far valere le sue idee.

Con la sua volitività Tahiya scioperò in segno di protesta contro una nuova legge che non favoriva gli attori, nel 1987.

La danzatrice Tahiya Karyoka

la ballerina Tahiya Karyoka

Tahiya era molto apprezzata come artista e come donna, e non aveva bisogno di promuovere le sue attività, poiché il suo talento lo faceva per lei. Aveva anche l’ammirazione di Umm Kulthoum e di Abdel Halim Hafidh, ma i religiosi, che invece accettavano le danze di Mahmoud Reda e Farida Fahmy, non apprezzavano le sue doti artistiche di donna forte e seduttiva. Tahiya era nota per i suoi giochi di parole e per i gesti ironici ed ammiccanti nelle performances. La sua danza era sensuale e mostrava appieno la sua forte personalità.

Si è sposata ben 14 volte, in pratica con tutti gli uomini più importanti della sua epoca, ma non riuscì mai ad avere figli pur mantenendo un forte amore verso la famiglia ed un grande attaccamento ai suoi fratelli e nipoti. Inoltre espresse il suo lato materno attraverso la beneficenza nei confronti dei bambini. Due anni prima di morire, adottò una bambina che era stata abbandonata proprio sulla sua porta di casa.

La famosa ballerina muore nel 1999 per un attacco cardiaco, dopo essere diventata molto religiosa e aver lasciato le scene. Alle celebrazioni per il suo funerale intervennero moltissime personalità egiziane. La figlia adottiva alla sua morte venne adottata da Fifi Abdou.

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Suheir Zaki https://danzaemusicaaraba.com/suheir-zaki/ Thu, 05 Apr 2018 16:57:21 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=280 Suheir Zaki Nacque nel 1944 a Mansoura nel sud dell’Egitto. Quando aveva nove anni, la sua famiglia si spostò ad Alessandria. Fin dalla più tenera età Suheir Zaki danzava tutto il tempo, cosa molto...

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Suheir Zaki a 22 anni nel film “My love is in Cairo”

Suheir Zaki

Nacque nel 1944 a Mansoura nel sud dell’Egitto. Quando aveva nove anni, la sua famiglia si spostò ad Alessandria.

Fin dalla più tenera età Suheir Zaki danzava tutto il tempo, cosa molto normale in Egitto, in tutte le occasioni di festa, di ritrovo, di aggregazione sociale e di svago. Dice di sé “ho bisogno di danzare quanto gli altri ne hanno di respirare”, una giusta frase che riesce a rendere l’idea della sua necessità di godere la più grande gioia, quella del movimento.

Ad Alessandria la vita notturna era piuttosto attiva e vivace, anche grazie al fatto che la città è un luogo di villeggiatura e di turismo, e ben presto Suheir cominciò a lavorare nei night clubs della città, nonostante il padre non fosse per niente d’accordo. Quando il padre morì, la madre si risposò e il secondo marito sostenne la carriera artistica di Suheir, tanto da diventare il suo manager personale. La famiglia si trasferì al Cairo, dove in breve tempo si guadagnò una buona fama, fino a che cominciò a lavorare in televisione, su coreografie di Ibrahim Akef, che, come sua abitudine, la aiutò a trovare il suo stile unico, che mettesse in risalto le sue doti e le sfaccettature della sua personalità.

Cominciò a lavorare nel cinema, come ballerina ed attrice, ed ebbe subito un grande successo.

la ballerina del sud Egitto Suheir Zaki

la danzatrice egiziana Suheir Zaki

I suoi movimenti sono molto fluidi e rotondi, e danza in modo dolce, innocente ed amorevole, mai volgare o aggressivo. Spesso danza con gli occhi chiusi o lo sguardo basso, completamente coinvolta nel suo mondo e si nota sempre un grande piacere nel movimento, scevro da atteggiamenti ammiccanti o compiacenti, rimanendo coerente con il suo carattere e la sua sincera passione per la danza.

Dotata di una eccezionale musicalità, Suheir Zaki è diventata una  icona della danza in Egitto: la sua immagine si trova praticamente su tutte le musicassette degli anni ’70 e ’80. La sua grandissima sensibilità musicale la rese ancora più famosa, e i suoi fans erano completamente ammaliati dalla sua grazia. La sua danza non aveva bisogno di avvalersi di accessori, come veli o bastoni, rimanendo sempre pura relazione con la musica.

Si avventurò anche ad interpretare con la danza la musica di Umm Kulthoum, cosa che prima aveva fatto solo Tahiya Karioca. Si racconta che Umm Kulthoum fosse infastidita quando udì che qualcuno ballava la sua musica, considerandolo svilente, e chiese a Mohammad Abdel Wahhab di trovare notizie su questa danzatrice. Il musicista rimase affascinato dalla bravura di Suheir e disse quindi ad  Umm Kulthoum che non si doveva preoccupare: “Come tu canti con la tua voce” le disse, “lei canta con il suo corpo”.

Suheir incontrò suo marito su un set: lo zio del marito era un famoso regista, Hassa Al Seifi, che fu per lei molto di aiuto per la sua carriera cinematografica.

La sua carriera la portava a vivere nello stress, fra spettacoli, film ed apparizioni televisive, tanto che ebbe diversi aborti spontanei. Riuscì a portare a termine la gravidanza solo una volta, nel 1986, e grazie al figlio riuscì a calmarsi un po’ professionalmente e a portare avanti ritmi di lavoro più dilatati e meno stressanti.

Con la guerra del Golfo del 1990/91 ci furono problemi economici ed una crescita del fondamentalismo islamico che portarono al fallimento parecchi locali notturni in Egitto. Suheir Zaki scelse di ritirarsi quasi completamente dalla scena, all’apice della sua carriera, come molte dive fece la scelta di lasciare al pubblico il ricordo di lei nel pieno del suo successo.

Nel 2001 Suhair Zaki cominciò ad insegnare a danzatrici internazionali al festival annuale organizzato al Cairo da Raqia Hassan “Ahlan Wa Sahlan”, ma rimane dell’ opinione  che le danzatrici non provenienti dal’ Egitto non riescano ad arrivare al livello delle egiziane, perché non possiedono l’orecchio musicale necessario per riconoscere i diversi ritmi musicali arabi e il senso dell’umorismo tipico e spontaneo nelle persone di quella parte del mondo, né lo spirito vivace necessario e indispensabile per trasmettere e portare avanti una tradizione e una cultura che dura da secoli e che non risiede solo nei passi di danza che si possono fare durante un esibizione o una coreografia. Certo è che moltissime danzatrici cercano di imitarne lo stile, ammaliate dalla sua arte, anche dopo così tanti anni dal suo ritiro dalle scene teatrali.

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Samia Gamal https://danzaemusicaaraba.com/samia-gamal/ Thu, 05 Apr 2018 16:53:50 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=278 Samia Gamal Samia Gamal, il cui vero nome era Zaynab Ibrahim Mahfuz, nasce a Wana, nel 1924. In tenera età si trasferisce al Cairo, nelle vicinanze del famoso Bazar Khan el-Khalili. A soli 8...

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Samia Gamal

La danzatrice egiziana Samia Gamal in due pose

la ballerina Samia Gamal

Samia Gamal, il cui vero nome era Zaynab Ibrahim Mahfuz, nasce a Wana, nel 1924.

In tenera età si trasferisce al Cairo, nelle vicinanze del famoso Bazar Khan el-Khalili.

A soli 8 anni rimane orfana di  madre, e a 14 abbandona la casa paterna per  trasferirsi dalla sorella maggiore.

Si racconta che alla sua prima esibizione in pubblico Samia fosse tanto nervosa da dimenticare la coreografia. Il pubblico incomincia a fischiarla e lei abbandona il palco. Il coreografo la costringe a ritornare in scena e lei si toglie le scarpe ed incomincia a danzare improvvisando, riscuotendo a questo punto grande successo. Da notare che le danzatrici dei Cabaret ballavano sempre con le scarpe (di fattura occidentale) per ribadire di… avere il denaro sufficiente per potersele permettere, e danzare a piedi nudi era considerato poco elegante. Samia però piacque tanto che il pubblico stesso la soprannominò “la danzatrice dai piedi scalzi”.

La famosa Badia Masabni la ingaggia per esibirsi nel suo locale, e le dà il nome d’arte con cui diventerà famosa: Samia Gamal. Si esibisce dapprima una volta alla settimana: è l’inizio di una grande carriera. Inizia a studiare danza con Badia stessa, e con un maestro di danza classica e moderna, condividendo gli allenamenti ed il palcoscenico con l’altra grande star di quel momento, Tahiya Karyoka, collega di palcoscenico al Cabaret di Madame Badia. Il training le permette in breve di sistematizzare le sue capacità coreutiche innate. L’attaccamento al locale di Badia e la riconoscenza di Samia verso la sua musa ispiratrice fecero si’ che Samia non si esibisse in altri locali in Egitto, ma soltanto al Cabaret di Badia Masabni e in importanti feste private.

In breve divenne una stimata solista.

La sua personalità sul palco è molto frizzante ed energetica, un inno alla gioia di vivere e alla leggerezza.

Persino, a dispetto della sua prima apparizione pubblica, Samia introduce l’uso di scarpe con il tacco alto per ballare. Il suo stile ha ispirato una enorme quantità di danzatrici, portando la danza orientale persino ad Hollywood e da lì nelle scuole di danza d’Europa.

Un incontro fondamentale nella vita artistica e personale di Samia è quello con il cantante e musicista Farid el Atrache, che suona l’Oud nell’orchestra dello stesso locale. E’ un travagliato colpo di fulmine. Farid è un musicista di successo, enormemente addolorato per la prematura perdita della sorella, la cantante Asmahan, morta in un incidente in circostanze piuttosto misteriose. Colmare il vuoto lasciato in lui dalla perdita della sorella era impossibile, ma Farid trovò conforto nella relazione, mai sfociata in matrimonio, con Samia Gamal. Si dice che lui non volesse o non potesse sposarsi con lei poiché egli proveniva da una famiglia drusa libanese e per tradizione avrebbe potuto sposare soltanto una donna drusa, e non certamente una danzatrice! Ma la relazione proseguì e Samia lo motivò a buttarsi a capofitto nel cinema. Nel 1947 la coppia si esibisce in “Habib el Omr” (L’amore della mia vita), il primo di una lista di 5 film di enorme successo. Si possono paragonare alla coppia Hollywoodiana Fred Astaire e Ginger Rogers!

la danzatrice della golden era Samia Gamal in una fotografia con dedica

la ballerina Samia Gamal

E’ del 1949 “Afritah Hanem” (La principessa diavoletto), una delle sue interpretazioni più famose, accanto alla bambina prodigio della danza egiziana dell’epoca, Fairouz Arteen Kalevan, soprannominata, proprio in onore del film, Feirouz Hanem.

Nel 1949 il re Faruk proclama Samia la danzatrice rappresentante nazionale dell’Egitto.

Dopo 5 film la coppia si divise, e Samia, perseguitata dalla stampa, si trasferì all’estero, nel 1950, dove comunque continua ad avere successo come artista. Si esibisce a New York, nel famoso nightclub The Latin Quarter ed in tutta Europa, portando per la prima volta la danza orientale all’estero in forma professionalmente valida. Gira vari film fra cui “Ali Baba ed i quaranta ladroni” con Fernandel e “La vallata dei re” con Robert Taylor.

Samia sposa il ricchissimo texano Sheppard King III, che per lei si converte alla religione islamica e la convince a trasferirsi in America. Grazie a questo, Samia entra a pieno diritto nel jet set americano, ma il matrimonio non dura a lungo.

L’esperienza americana segna la sua visione della danza, che diviene più teatrale, e Samia gettò le basi della forma di danza orientale che conosciamo oggi, e che infatti utilizza forme e dinamiche prese evidentemente dal balletto classico.

Dopo il divorzio, Samia ritorna al Cairo, dove riprende a lavorare con Farid el Atrache.

Nel 1958 sposa l’attore egiziano Rushdi Abaza, con cui interpreta parecchi film. Rushdi era stato il marito di Tahiya Karyoka. Da quest’unione, che durerà diciassette anni, nasce una figlia, Quismet. Nel 1972 si ritira dalle scene, per ritornare ad esibirsi nei primi anni ’80, ritorna alle scene per un anno o due con Samir Sabri.

Fino alla sua morte, sopraggiunta nel 1994, fece una vita molto ritirata, rifiutando tutti gli inviti ad insegnare all’estero: si sente artista ed interprete, non maestra. La sua eredità al mondo dell’arte sono gli 84 film di cui è protagonista.

Samia Gamal è stata la prima danzatrice con una preparazione coreutica completa, e con una visione teatrale della coreografia. Ha contribuito in maniera determinante alla formazione di ciò che la danza orientale è oggi, elevandola a livello professionale e migliorandone l’immagine sociale. Le danzatrici a seguire ne copiarono lo stile, e pare ormai una cosa normale che nella danza orientale ci siano arabesques e giri rapidi, come nel balletto classico, ma prima che questa pioniera li sperimentasse nella sua danza nessuno li aveva mai introdotti!

Samia Gamal dietro le quinte

Samia Gamal dietro le quinte

Samia creò uno stile molto personale, incorporando la tecnica della danza classica e soprattutto, cosa molto particolare, di danza latino americana, nella danza orientale, tratto molto caratteristico suo. Grazie al suo training fisico molto completo, Samia aveva una capacità di coordinazione e di precisione perfetta sui suoi movimenti, mantenendo grazia ed eleganza anche durante i momenti di maggiore focosità.

Tipico del suo stile è l’uso molto particolare dei movimenti delle braccia, intricati ed eleganti, e l’introduzione del velo nella danza. Si narra che la sua insegnante di balletto le diede un pezzo di stoffa da tenere in mano durante la danza per farle imparare ad usare le braccia in modo più fluido e Samia trovò la cosa tanto interessante che decise di incorporarla nelle sue performances. Samia usava il velo con una grazia incredibile, ed è un esempio di eccellenza nell’uso di questo accessorio, che piacque molto al pubblico, e perciò Samia continuò ad utilizzarlo. Il velo le dava maggiore sicurezza, e la aiutava a prendere confidenza con i movimenti fluidi delle braccia, e quindi decise di utilizzarlo spesso durante l’introduzione della sua performance: ormai entrare con un velo in mano è diventato un classico della danza orientale, e la storia deve a Samia Gamal questa creazione. Il suo modo di usare il velo dava l’impressione che si trattasse di una estensione del suo corpo, non di un accessorio esterno che venisse buttato qui e là per riempire lo spazio con acrobazie sceniche.

Una piccola curiosità: nel film francese Ali Baba e i 40 ladroni Samia indossò un gioiello per coprire l’ombelico: nessuna danzatrice prima di lei lo aveva fatto.

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Raqia Hassan https://danzaemusicaaraba.com/raqia-hassan/ Thu, 05 Apr 2018 16:51:17 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=276 Raqia Hassan Raquia è una coreografa e insegnante di fama internazionale. Si è formata alla scuola di Mahmoud Reda e ha danzato nella sua compagnia, la Reda Troupe per anni, anche come solista. Profonda...

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Raqia Hassan

la danzatrice Raqia Hassan

la ballerina Raqia Hassan

Raquia è una coreografa e insegnante di fama internazionale. Si è formata alla scuola di Mahmoud Reda e ha danzato nella sua compagnia, la Reda Troupe per anni, anche come solista. Profonda conoscitrice della danza folkloristica egiziana, base del suo inconfondibile stile, è considerata una delle più importanti sviluppatrici della tecnica della danza egiziana e della rappresentazione scenica. Raqia Hassan ha insegnato a molte delle più famose danzatrici egiziane nel suo piccolo studio-abitazione a Il Cairo e viene contattata da un sempre crescente numero di danzatrici provenienti da tutto il mondo. E’ molto popolare sia in Europa che negli USA .

È una danzatrice e un’ artista che lavora molto su di sé, in costante evoluzione artistica, ed è abituata a collaborare con grandi coreografi e musicisti. Nonostante sia così famosa e riconosciuta, tratta comunque i suoi studenti con il massimo affetto e rispetto,  in qualsiasi circostanza. La sua padronanza della lingua inglese e la sua bravura nel descrivere i movimenti della danza la rendono l’insegnante ideale per il ballerino straniero che vuole approfondire questa danza, da qualsiasi parte del mondo provenga: troverà subito una connessione con lei, che è abituata a lavorare con artisti di tutto il mondo. Il suo amore per questa danza diventa palpabile quando si ha la fortuna di guardarla ballare.

la danzatrice Raqia Hassan

la ballerina Raqia Hassan su una locandina

La sua padronanza dei movimenti della danza le consente di seguire la musica in tutte le sue sfumature con estrema spontaneità ma anche in maniera molto personale, riuscendo a  caratterizzare ogni sua performance sempre in modo diverso e affascinante, indimenticabile per chi studia con lei ma anche per chi, semplicemente la vede ballare in sporadiche apparizioni.

In ogni occasione di danza trova il modo di mettere se stessa e le sue abilità a disposizione di allievi e studenti, in modo che i suoi stage e workshop siano aperti e fonte di confronto e di studio. Si tratta di una ballerina e di un’ insegnante che sa calibrare nella giusta misura l’intensità del sentimento che la danza orientale richiede, in modo che sia possibile coglierla senza sforzo, tanto da rendere le sue esibizioni  estremamente dirette e fruibili.

Il suo temperamento la aiuta nell’insegnamento e il suo background di danza conferma il riconoscimento di cui gode.

Diventata membro della Reda national Folklore troup del Cairo a soli sedici anni, Raquia Hassan ha continuato ad allenarsi e a studiare con  Mahmoud Reda stesso. e solo successivamente a assunto il ruolo di insegnante per i nuovi ballerini della compagnia. Il primo amore di Raqia fu per la danza orientale, ma non avendo la possibilità di perseguirlo si unì alla compagnia di folklore:  pur di ballare avrebbe fatto di tutto , e questa scelta professionale le permise di allenare ballerini per oltre venti anni.

Incontrò Azza Sharif nel 1984, durante una sua esibizione a teatro che le chiese subito di diventare sua insegnante ed ebbe il pregio di vedere in lei, oltre che una ballerina, una maestra.

Quando lasciò la compagnia Reda si rese conto che la sua strada era un’altra, tanto da non insegnare più coreografie di folklore. Riesce ad aiutare ogni ballerino a sviluppare uno proprio stile, perché riesce a vedere le caratteristi predominanti in ogni danzatore. Insegnò a innumerevoli altre importanti ballerine e danzatrici egiziane Fifi Abdou Nelly FouadMona SaidDina, Aida Nour,  Shar Hamdi ma anche ballerine emergenti e più recenti come Nani e Hendaiya.

Raqia crea il famosissimo festival del Cairo, dedicato interamente alla danza del ventre, Ahlan wa Sahlan.

E’ riuscita a lasciare un’ impronta indelebile  nella danza orientale così come la si può trovare oggi sui palchi del Cairo. Ci sono dei movimenti che lei è riuscita ad abbellire introducendoli in quello che adesso è considerato lo stile egiziano moderno, movimenti facilmente riconoscibili come ad esempio i movimenti delle anche di Mona Said o anche i grandi cerchi fatti da Dina, chiave dell’influsso stilistico che Raqia è riuscita a trasmettere e a far giungere fino al tempo più recente.

Ha un amore infinito per la danza e per la sua capacità di cambiare, di evolvere, la paragona spesso alla moda e ne  interpreta il cambiamento ogni volta che ne ha la possibilità mettendosi alla prova prima di tutto come studiosa e non come grande ballerina, riuscendo a rinnovarsi ogni volta e rimettendosi alla prova. La sua interpretazione è potente e coerente con l’espressione del viso, è fortemente convinta che la sensazione venga prima della musica e vede l’amore per la danza anche se è nutrito da altre persone straniere giunte in Egitto solo per la danza.

Distingue i periodi storici della danza egiziana in un “prima che fosse conosciuta”  e “un dopo che è stata conosciuta” nel mondo e nota quanto gli stranieri oggi conoscano questo ballo e ne sappiano cogliere le sfumature con attenzione.

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Naima Akif https://danzaemusicaaraba.com/naima-akif/ Thu, 05 Apr 2018 16:37:14 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=270 Naima Akif Nata a Tanta, nel Delta del Nilo, nel 1929, Naima Akif ha iniziato giovanissima la sua carriera: a soli 4 anni, già si esibiva con il Circo Akef, di proprietà della sua...

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Naima Akif

la danzatrice Naima Akif in un film in bianco e nero

la ballerina Naima Akif

Nata a Tanta, nel Delta del Nilo, nel 1929, Naima Akif ha iniziato giovanissima la sua carriera: a soli 4 anni, già si esibiva con il Circo Akef, di proprietà della sua stessa famiglia. Nel circo, Naima si è impratichita in tutti i tipi di acrobazia circense, diventando una delle attrazioni fondamentali. La sua famiglia viveva nella zona di Bab el Khalqal Cairo, ma viaggiava di continuo per lavoro.

Quando Naima aveva solo 14 anni, il circo fallì e i suoi genitori divorziarono, ma il nonno della giovane artista aveva molti contatti con il mondo dello spettacolo del Cairo e la sua carriera proseguì nei locali del Cairo, sempre con spettacoli di acrobazie e clown.

Durante questi spettacoli, Naima ebbe la grande fortuna di capitare nel noto locale di Badia Masabni, ed ebbe un enorme successo come danzatrice e cantante, suscitando la simpatia della direttrice del locale e le invidie delle colleghe, che le assalirono in una rissa e venne licenziata.

Cominciò quindi a lavorare in parecchi locali, e al Kit Kat club venne presentata al regista Abbas Kemal, il cui fratello, anche lui regista, Hussein Fawzy la volle come protagonista di un suo film musicale. Andò in scena così “Al-Eïch wal malh” (pane e sale), con Naima come protagonista femminile e il nipote del grande cantante e compositore Mohammed Abdel Wahab, Saad Abdel Wahab come protagonista maschile. Era il 1949. Il film ebbe un grande successo, e fu il primo di una lunghissima serie: il regista girò con Naima ben 15 film, e divenne anche suo marito.

Da qui, la scalata al successo. Naima divenne una star del cinema.

Filmografia:

la ballerina Naima Akif

la diva Naima Akif

– 1949: Al-Eïch wal malh (pane e sale) di Hussein Fawzi

– 1949: Lahalibo di Hussein Fawzi

– 1949: Baladi Wa Khafa di Hussein Fawzi

– 1950: Furigat di Hussein Fawzi

– 1950: Baba Areess di Hussein Fawzi

– 1951: Fataat Al Sirk di Hussein Fawzi

– 1952: Ya Halawaat Al Hubb di Hussein Fawzi

– 1954: Arbah Banat Wa Zabi di Hussein Fawzi

– 1954: Aziza Hussein di Hussein Fawzi

– 1955: Bahr El Gharam (Un mare d’amore) di Hussein Fawzi

– 1957: Ya tamr Henna (O fiore dell’henné) di Hussein Fawzi (probabilmente la sua migliore interpretazione, di certo quella che l’ha resa più famosa al grande pubblico)

– 1958: Ahibbak Ya Hassan (Ti amo, Hassan) di Hussein Fawzi

– 1957: Inta habibi (Sei il mio amore)

– 1958: Bab el hadid (La porta di ferro, Stazione centrale del Cairo)

– 1960: Kholkhal Habibi (La cavigliera del mio amomre) di Hassan Reda

– 1963: El Hakiba El Sawda (La valigia nera) di Hassan El Seifi

– 1963: Amir El Dahaa (Il principe dello stratagemma) di Henri Barakat

– 1967: El khouroug min el gouana con Farid Al Atrache

– El aris el thani (Il secondo marito) con Nagwa Fouad

Insieme con Samia GamalTahiya Karyoka, Naima Akef è stata una delle grandi stelle della danza orientale.

Il suo stile era molto elegante e fluido, e ben sottolineava la sua grazia naturale, sostenuta dal continuo e regolare lavoro corporeo. Divenne forse la più famosa attrice del cinema egiziano. Fondò uno dei primi gruppi folkloristici professionali nel paese, Ya Lail Ayn.

Nel 1957 ha vinto un premio in un concorso del folklore al Festival della Gioventù di Mosca.

Nel 1964 si ritirò dalle scene per dedicarsi alla famiglia, e al figlio, nato dal suo secondo matrimonio con il contabile Salah Abdel Aleem. Ma la vita familiare per Naima Akef durò poco: morì infatti di cancro a soli 36 anni, nel 1966.

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Mona Saa’id https://danzaemusicaaraba.com/mona-saaid/ Thu, 05 Apr 2018 16:33:10 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=266 Mona Saa’id Mona Ibrahim Wafa, in arte Mona, è stata una meravigliosa danzatrice, la quale, per qualche ragione, non riuscì mai a raggiungere l’olipmo delle danzatrici più famose, rimanendo sempre un po’ in secondo...

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Mona Saa’id

la danzatrice Mona

Mona

Mona Ibrahim Wafa, in arte Mona, è stata una meravigliosa danzatrice, la quale, per qualche ragione, non riuscì mai a raggiungere l’olipmo delle danzatrici più famose, rimanendo sempre un po’ in secondo piano. Ciononostante, il suo valore artistico è ben riconosciuto.

Ha cominciato a ballare a 13 anni, e nel 1970 si è trasferita in Libano, per poter danzare nonostante suo padre fosse assolutamente contrario. Rimase in Libano fino al 1975, sfruttando a pieno l’epoca d’oro dei locali notturni di Beirut.

Nel 1975 ritornò in Egitto come danzatrice riconosciuta, star delle serate dei grandi alberghi. Prese parte anche ad alcuni film.

Tahiya Karyoka la soprannominò “la principessa del Raqs Sharqi”, e la stampa egiziana la chiamava “Samraa El Nile” (La scura del Nilo).

Si è esibita ed ha insegnato parecchio in Europa, soprattutto a Londra, e in America, in particolare in Brasile, dove è molto apprezzata.

la ballerina Mona sulla locandina di uno spettacolo di bellydance

Mona

Mona vive e insegnan a Hurghada. La sua tecnica è molto definita i suoi movimenti piccoli e minuziosi, non ama le esagerazioni, e la sua danza risulta molto elegante e naturale. Il suo stile è del tutto personale, non segue influenze di altre ballerine. Mona apprezza la danza “di cuore” non il tecnicismo delle coreografie, e quando si esibisce sceglie di assecondare le proprie emozioni, lasciandosi trasportare nella creazione di movimenti. Nei suoi spettacoli ha sempre scelto di collaborare con i migliori musicisti, dando alla musica un ruolo fondamentale nella danza, e credendo profondamente nel legame inscindibile fra danza e musica.
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Dr. Mo Geddawi https://danzaemusicaaraba.com/dr-mo-geddawi/ Thu, 05 Apr 2018 16:31:16 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=264 Dr. Mo Geddawi è una figura chiave della danza egiziana in Europa e nel mondo. Nato in Egitto, a soli 10 anni comincia a studiare danza, si diploma alla Ballet School del Cairo e...

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Dr. Mo Geddawi

 Il ballerino Dr. Mo Geddawi

Dr. Mo Geddawi

è una figura chiave della danza egiziana in Europa e nel mondo. Nato in Egitto, a soli 10 anni comincia a studiare danza, si diploma alla Ballet School del Cairo e studia danza moderna e folkloristica alla scuola di Saida Sutaire al Cairo, di Georgette Jabara (Beirut) e di Fernando Rego (Parigi). L’incontro fondamentale è quello con Mahmoud Reda: Mo Geddawi collabora con il maestro Reda e con Farida Fahmy, fino a diventare co-fondatore della compagnia “Reda Group”, e prendere parte alla prima esibizione ufficiale della compagnia, al tearto Ezbekiyah del Cairo, nel 1958, dopo due interi anni di prove per costruire lo spettacolo. Il pubblico ricevette la nuova espressione teatrale della prima compagnia di danza folkloristica egiziana in modo entusiastico. All’epoca, Mo Geddawi aveva soltanto 17 anni, ed era all’inizio della sua carriera di studi in medicina.

Il presidente Nasser era orgoglioso del lavoro della troupe, e ad ogni occasione organizzava spettacoli di fronte a tutte le personalità che andavano a visitare l’Egitto. Mo Geddawi ebbe quindfi la fortuna di farsi le ossa in senso teatrale su palcoscenici di prestigio e di fronte ad un pubblico colto ed in qualche modo esgente. Conobbe le star mitiche della danza orientale, Samia Gamal, Naima Akef e soprattutto Tahiya Karyoka, con la quale costruì una vera amicizia. Andò anhce in Libano a far visita alla grande figura di Badia Masabni, e si innamorò definitivamente della “danza delle dive”, di ciò che la danza  orientale è diventata grazie al contributo di queste danzatici cinematografiche, che hanno dato nuovo corso alla storia.

Con la Reda Troupe, Mo Geddawi ebbe anche l’occasione di partecipare a parecchie produzioni cinematografiche.

Sia come danzatore che come coreografo, Mi Geddawi si è sempre impegnato anche in Egitto, in teatro e televisione, ovunque risiedesse.

Dopo una laurea in medicina e farmacologia in Egitto, Mo Geddawi si trasferisce in Germania, e consegue il dottorato di ricerca in Medicina Tropicale a Monaco.

Si trasferisce in Libano, dove insegna medicina Tropicale all’Università Americana di Beirut,con il progetto di recarsi in America, per proseguire gli studi, ma un amico, per caso, lo porta con sé all’Ambasciata Tedesca, dove Mo Geddawi fa comunque domanda di ammissione alla scuola di specializzazione in Medicina Tropicale all’Università di Monaco.

Per potersi pagare gli studi, Mo Geddawi si offre per lavorare in una casa farmaceutica di Berlino. Per dire la verità, il maestro non aveva intenzione di trovare un vero lavoro, ma soltanto di poter mettere insieme il dena

l'artista Dr. Mo Geddawi

Dr. Mo Geddawi

ro sufficiente per aiutarsi negli studi, ma la compagnia lo vuole assolutamente, e lo paga profumatamente per questo!In questa casa farmaceutica, Mo Geddawi lavorerà per ben 25 anni!

 

Mo Geddawi viaggiò molto per i suoi studi e dovunque sia giunto ne approfittava per mandare avanti anche la sua danza, studiando con vari maestri internazionali e facendo esperienze di performances e coreografia con danzatori di varie provenienze. Parigi, Beirut, Monaco, Berlino… Mentre era a Beirut insegnava medicina e danza tradizionale folkloristica egiziana all’Università Americana! La sua fama di ottimo insegnante si diffuse nel mondo e Mo Geddawi cominciò a viaggiare in Europa, Australia, Stati Uniti, Giappone, Cina, Korea e, ovviamente, Medio Oriente.Mo Geddawi ha sviluppato un particolare amore per l’insegnamento, cercando in tutti i modi di aiutare gli allievi a sviluppare il proprio potenziale e le proprie competenze.

Mo Geddawi ha completato la sua formazione con studi di arte drammatica, mimo, scenografia, storia della danza, musica e ritmi arabi.

Lavorò moltissimo negli Stati Uniti, a partire dal 1973, a San Francisco, con il suo grande amico Magana Baptiste, Direttore della Royal Academy of Belly Dance. E’ stato membro della giuria per il concorso “Mr. and Miss America of Belly Dance” per ben 16 anni, accanto ad Ibrahim Farrah, a New York. Ha insegnato per molti anni a Filadelfia per il famoso periodico americano dedicato alla danza orientale Habiba.

Nel 1984 Mo Geddawi ha ricevuto dal Ministero della Cultura Egiziana un importante  riconoscimento per il suo contributo allo sviluppo e al miglioramento della danza egiziana.

La carriera scientifica e quella artistica procedono assolutamente di pari passo, tanto che a Berlino Mo Geddawi apre una scuola di danza, e nel 1985 fonda la sua compagnia di danza, la “Hathor Dance Troupe” . Dal 1999 Mo Geddawi ha scelto di lasciare la carriera di medico e proseguire la vita artistica, per poter dedicare più tempo alle sue ricerche e all’insegnamento.

Mo Geddawi è un maestro riconosciuto di danza orientale e folkloristica egiziana, le sue coreografie sono fra le più apprezzate dai danzatori di tutto il mondo e la sua conoscenza approfondita della ritmica araba è rispettata da tutti nel campo.

E’ un insegnante molto apprezzato per le sue doti di profondità e meticolosità: anche se ci sono 50 persone in sala, Mo Geddawi ha un occhio e una correzione per ognuna, e gli sta a cuore che ogni allievo possa trarre giovamento dall’esperienza e possa migliorare le proprie capacità. Le sue lezioni sono inoltre sempre accompagnate da un’atmosfera serena e piacevole.

il ballerino Dr. Mo Geddawi in una performance con il bastone

Dr. Mo Geddawi che balla saidi

In un’intervista a Catherine Barros per Gilded Serpent Mo Geddawi spiega che ciò che fa di un danzatore un bravo artista sono il talento, la voglia di continuare ad imparare, la passione per vivere la danza, amare la danza, capirla, e per questo goderne, farne parte integrante della propria vita. Per capire meglio la danza occorre conoscere la musica e comprenderne la profonda relazione con i movimenti, imparando a respirare e a modulare l’energia corporea, in profonda consapevolezza di ciò che si fa. Il ruolo dell’insegnante è di aiutare il danzatore a fare questo percorso, mal’apprendimento vero è quello fatto con li cuore, con la passione di capire profondamente ciò che si sta facendo e non soltanto e semplicemente l’azione di danzare. E’ ovviamente più facile capire il background della danza egizinaa per chi ci è cresciuto in mezzo, ma anche uno straniero può giungere a livelli ottimi.

Nella sua metodologia, Mo Geddawi dà importanza al lavoro dei piedi, che supportano il peso e devono essere agili, al respiro, all’uso dell’energia nella danza, a come usare lo spazio e le direzioni e a come dosare gli accenti e i movimenti più significativi.

Solo il 10% dei danzatori prende sul serio il proprio training. Se si vuole soltanto divertirsi ed avere un hobby, è sufficiente dedicarcisi un po’, ma se si vuole intraprendere un cammino professionale, occorrerà dedicare alla danza molto tempo, energia e denaro.

Danzatore, coreografo e insegnante sono tre figure professionali diverse, e tutte e tre vanno coltivate separatamente. Per imparare a coreografare è necessario saper improvvisare, e coordinare l’improvvisazione in una struttura che attragga l’attenzione del pubblico.

“La tecnica della danza orientale è molto semplice e facile! Se puoi camminare, puoi danzare. Molte persone hanno dimenticato come camminare naturalmente” Mo Geddawi

 

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Mahmoud Reda https://danzaemusicaaraba.com/mahmoud-reda/ Thu, 05 Apr 2018 16:28:01 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=262 Mahmoud Reda Mahmoud Reda nacque nel 1930 al Cairo, in una grande famiglia medio borghese. Suo padre era scrittore e capo bibliotecario all’Università del Cairo, e insieme con la madre crebbe i suoi figli...

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Mahmoud Reda

Mahmoud Reda in una performance di saidi

il ballerino Mahmoud Reda

Mahmoud Reda nacque nel 1930 al Cairo, in una grande famiglia medio borghese. Suo padre era scrittore e capo bibliotecario all’Università del Cairo, e insieme con la madre crebbe i suoi figli fra il rispetto delle tradizioni e dell’identità culturale tradizionale ed in crescente modernismo egiziano dell’epoca. Nella sua famiglia c’era un grande interesse verso la musica e verso la ginnastica, e questo clima favorì le sue inclinazioni artistiche. Mahmoud stesso fu parte della squadra ginnica che rappresentò l’Egitto nel 1952 alle Olimpiadi di Helsinki.

Il maestro Reda ha il grande merito di aver elevato la danza tradizionale egiziana a livello di danza Teatrale. Nel 1956 fondò la Reda Troupe, la prima compagnia di Danza Folkloristica dell’ Egitto.

Mahmoud Reda è un’autorità indiscussa, riconosciuta a tutti i livelli, dalle autorità egiziane, al pubblico egiziano e occidentale, agli intenditori di danza. La sua opera passerà alla storia, questo è chiaro.
Oltre alla fomazione come ginnasta, Mahmoud ha studiato molta danza classica, a Parigi ed in Egitto, giungendo ad applicarne i concetti alle danze tradizionali egiziane, che all’epoca si stavano perdendo, poiché i mercato del mondo dello spettacolo non le richiedeva più e i danzatori professionisti del campo erano sempre meno numerosi. Danze sull’orlo dell0estinzione vennero quindi nuovamente rappresentate e anzi, vennero portate in ambiti teatrali raffinati. Ovviamente questo lavoro di scrematura e pulizia dei movimenti ha in gran parte modificato le dinamiche tradizionali delle danze per come erano nelle loro origini popolari, ma questo processo è inevitabile: se un corpo tecnicamente allenato affronta dei movimenti, lo farà con una grazia ed una eleganza che lo differenziano parecchio dalla qualità di movimento di un danzatore senza formazione, che balla in modo spontaneo.
Insieme con le sue doti innate di coreografia e di uso dello spazi scenico, la sua formazioe lo portò a portare le danze tradizionali sui grandi palcoscenici, sposando perfettamente lo spirito nasseriano di riconoscersi nelle proprie origini culturali, differenziandosi dall’occidente, e riproporle in una chiave che potesse stare all’altezza del confronto con le produzioni artistiche europee o americane. Il suo esperimento riuscì egregiamente, e la Reda Troupoe effettivamente si esibì in tutti i palcoscenici internazionali di maggiore prestigio, portando le danza dell’Egitto nel mondo.

il danzatore Mahmoud Reda con una ballerina

il ballerino Mahmoud Reda

Ma l’influenza di Mahmoud Reda sulla danza egiziana non si ferma qui: molti dei più famosi rappresentanti contemporanei della danza orientale sono stati suoi allievi, e hanno ballato nella sua compagnia, e, una volta emigrati in America o in Europa hanno portato il messaggio del maestro ai loro allievi, divulgandolo ulteriormente.
Dal 1982 è membro del Ministero della Cultura Egiziana.
Suo fratello Ali divenne impresario e regista, dopo una breve carriera come danzatore di balli da sala. Nella compagnia, Ali Reda fu il direttore artistico ed amministrativo. Sono suoi le due commedie musicali incentrate sulla Reda Troupe che sono considerate pietre milliari della cinematografia egiziana. Fu sua l’iniziativa, che portò alla compagnia un grande successo, di danzare sulle musiche composte da Ali Ismail, che fondevano strumenti occidentali a quelli egiziani tradizionali, riproponendo la tradizione con un approccio inedito.

l'artista Mahmoud Reda insieme a una danzatrice

il ballerino Mahmoud Reda con una ballerina

Durante la prima edizione del Festival Internazionale di Danza Araba e Andalusa tenutosi a Madrid nel 2005, ballerini di tutto il mondo, formatisi alla sua scuola, hanno eseguito un tributo in onore del suo settantacinquesimo compleanno, che possiamo ammirare nel dvd, “Homage to Mahmoud Reda – A Life for Dancing”).
Considerato da molti il maestro dei maestri
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