Mazhar o Tar
Si tratta di un grosso tamburo a cornice dalla sonorità grave, munito di e doppie coppie di cimbali di ottone. Ciò che lo caratterizza è, più che il diametro, che in realtà è più simile ad un tamburello Riqq che ad un Bendir, è lo spessore, che raggiunge facimente i 20 cm.
Il mazhar viene a volte chiamato “tamburello a due piani” perché in effetti ha uno spessore tale da dar l’impressione di essere costituito da due tamburelli sovrapposti.
Un tempo era costruito su una cornice di legno su cui veniva tesa una pelle di pesce o di capra o più anticamente di gazzella ma oggi si usa appoggiare una membrana di plastica, non sensibile alle variazioni di clima e temperatura, ad una base di metallo, molto più resistente, ma anche molto più pesante.
E’ uno strumento molto sonoro, diffuso in Egitto nella musica popolare. Data la grande sonorità è molto adatto a creare un’atmosfera di festa e di gioco.
Una versione di Mazhar senza cimbali si trova in Egitto con il nome Doff.