Ruh El Fuad

Ruh El Fuad

Ruh El Fuad è una importante ed unica cantante che rappresenta il personaggio di Bint el Balad. Nata ad Alessandria d’Egitto nel 1946 da genitori contadini della regione del Delta, cresce nel villaggio di Monofia.

La sua famiglia troppo povera per mandarla a scuola, quindi Ruh riceve la sua educazione in famiglia, dal padre, che suonava il nay in modo non professionale (il professionismo nella musica era mal considerato) e dai fratelli che suonavano le percussioni.

Un giorno, quando era ancora una bambina, Ruh el Fuad venne mandata con il suo asino da alcuni parenti contadini a prendere del cibo. Sulla via cantava e un uomo le offrì del denaro per cantare per lui.

Così cominciò a cantare per lavoro, di nascosto dalla famiglia. La madre la scoperse e la picchiò, considerando la cosa assolutamente disonorevole per la famiglia. Il padre picchiò anche l’uomo che la aveva ingaggiata per primo, ma poi la famiglia cedette e Ruh cominciò a cantare professionalemente, accompagnata dal fratello per salvare la propria rispettabilità.

Il padre tentò di dissuaderla dal cantare, ma Ruh era decisa, e aveva sempre più successo: cominciò ad essere considerata la migliore cantante della zona del Delta, e a soli 11 anni cominciò a lavorare con artisti famosi.

A 14 anni praticamente il suo apporto economico manteneva tutta la sua famiglia, che nel frattempo si era trasferita ad Alessandria. Nonostante tutto, il padre continuava a considerare negativamente il fatto che Ruh guadagnasse cantando, e non andò mai a sentirla esibirsi.

Si sposò con un cantante di El Minya, ma dovette divorziare perché il marito aveva una visione troppo tradizionale della donna e non voleva che lei continuasse a cantare.

Si sposò di nuovo, con maggiore successo.

E’ una artista raffinata dalle pure origini Baladi, cresciuta e istruita nel rispetto delle tradizioni musicali orali e nell’ambito di una famiglia di artisti. Si è fatta un nome esibendosi nei matrimoni cittadini e nei Moulid, dapprima ad Alessandia e poi al Cairo, divenendo una delle tipiche artiste della Mohammed Ali Street.

Grazie alle sue notevoli capacità, si è esibita accanto ai migliori musicisti baladi, ed ha lavorato in hotel a 5 stelle e feste della alta borghesia egiziana.

Ha cantato ovunque nel mondo arabo, pur imanendo sempre mile, semplice e fedele al codice della gente Baladi, e non si è affatto adeguata alle leggi di uno star system sempre più incline all’individualismo e al commercio.

Ha una voce molto versatile, e la sa usare con assoluta maestria, segno che la sua vita artistica le ha conferito una enorme capacità di espandere il suo canto essenzialmente rurale nella più raffinata canzone urbana.

Ruh el Fuad è una vera specialista nel Mawaal, e soprattutto nel Layali, la forma più semplice di Mawwal, che usa solo le parole “Ya leil, ya Ein”, “Oh notte, oh occhio”, frase senza un vero valore semantico, usata per esplorare a fondo le possibilità espressive della voce.

Ruh El Fuad usa modulare la sua voce in modo molto complesso, regalando alle parole un significato ben più profondo di quello letterale.

Nelle sue canzoni sceglie testi dedicati che parlano dell’etica e dell’estetica baladi.

Ruh El Fuad ha una grande capacità di catturare il pubblico

Ecco uno dei mawwawil che Ruh el Fouad ha cantato per lo spettacolo “Spirit of the Heart”(che è appunto la traduzione del suo nome, spirito del cuore), con cui ha compiuto varie tournée in tutta Europa, con la Hilal Dance Company fra il 1997 e il 2001.

 

Ya Eini, Ya leili Ya leili, Yaaa Leil! Oh notte mia, oh mio occhio!

Yaaaa Leil! Oooh mia notte!

Tool ma lisan il hilw Yerfa’ min eI mit Ahlu. Finché la lingua è dolce, accresce l’arguzia del suo possessore.

Asl il lisan il Radi bi il min Ahlu. Ugualmente, una lingua malvagia diminuisce il rispetto del suo possessore.

Arib ma ‘andush adab gharib ma bin ahlu. Un familiare che non ha bei modi diviene straniero per la sua famiglia.

Tool mal kamal sikitak, timlik ulum il naas. Finché hai correttezza e verità, la gente starà della tua parte.

Ya ma gharib, bil adab sabahu el gami’ ahlu. Oh, uno straniero, con educazione è accolto da tutti gli elementi della famiglia.

In questo esempio, Ruh el Fuad esprime la profondità dei sentimenti del codice di comportamento Baladi: “ciò che dici e il modo che hai di usare le parole riflettono il tuo vero carattere”. E anche ci fanno capire quale tipo di persone possa essere accettata davvero nella famiglia in una comunità Baladi.

Durante gli ultimi anni, però, il mercato della musica nei paesi arabi non richiede più spettacoli di musica Baladi, quindi gli artisti come Ruh el Fuad, molto tristemente, non hanno più lavoro.

Articolo tratto da uno scritto di Suraya Hilal “Baladi personae”, scaricabile nel sito www.hilaldance.co.uk e dalla pubblicazione Hilal Dance News n.10