danza del ventre | Danza e Musica Araba https://danzaemusicaaraba.com L'universo artistico del Medio Oriente Mon, 05 Aug 2019 00:39:22 +0000 it-IT hourly 1 Nagwa Fouad https://danzaemusicaaraba.com/nagwa-fouad/ Mon, 05 Aug 2019 00:09:56 +0000 https://danzaemusicaaraba.com/?p=633 Awatef Mohammed El Agamy, in arte Nagwa Fouad, nacque ad Alessandria nel 1939 da padre egiziano e madre Palestinese, senza altri fratelli. La sua famiglia si trasferì a Jaffa, ma ben presto Nagwa rimase...

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Awatef Mohammed El Agamy, in arte Nagwa Fouad, nacque ad Alessandria nel 1939 da padre egiziano e madre Palestinese, senza altri fratelli. La sua famiglia si trasferì a Jaffa, ma ben presto Nagwa rimase orfana di madre, ma fortunatamente la seconda moglie del padre, anch’ella palestinese, se ne prese cura con amore.

Nagwa Fouad e la matrigna dovettero scappare da Jaffa, che era stata conquistata dagli israeliani, vivendo con lei per un periodo del campo profughi di Al-Arish. Quando il padre naturale di Nagwa si risposò, la ragazzina se ne andò al Cairo con la matrigna, a soli 15 anni, anziché rimanere con lui. La forte relazione con la matrigna rimase stabile durante tutta la sua vita.

Nagwa mostra ben presto il suo talento per la danza nell’ambito di feste familiari e matrimoni locali, e decide di dedicarsi alla professione artistica. Si trasferisce al Cairo molto giovane e inizia a lavorare in alcuni piccoli locali notturni. Grazie alla sua innata musicalità, soprattutto ritmica, il pubblico comincia ad amarla. 

Al Cairo Nagwa Fouad trova lavoro come centralinista presso una agenzia di attori, la  Orabi Agency. Il proprietario, Orabi, un giorno la scoprì mentre ballava di nascosto al lavoro, e la persuase ad affittare un costume da danzatrice, procurandole spettacoli in un locale per turisti. Pochi mesi più tardi Nagwa Fouad già ballava all’ Auberge Nightclub.

Nagwa venne arrestata perché si esibiva senza aver compiuto l’età minima per farlo, 16 anni, cosa assolutamente illegale in Egitto, ma riuscì a convincere la polizia di essere più adulta, e si fece rilasciare. Infatti la sua vera data di nascita non è ancora del tutto chiara!

Comincia a studiare danza classica, moderna, jazz con diversi maestri e coreografi, si mantiene in continuo allenamento praticando parecchi sport (aerobica, nuoto, tennis…) e, sempre grazie al suo orecchio musicale, comincia a collaborare con ottimi musicisti.

Il primo film che interpretò come danzatrice fu Al Sherea al Hob (La strada dell’amore), del 1959, accanto al grande cantante Abdel Halim Hafez, sulla famosa canzone “Ouloulou”.

Momento chiave per la vita professionale e personale di Nagwa Fouad fu l’incontro, nel 1960, con il famoso compositore, direttore d’orchestra e produttore Ahmad Fouad Hassan, quando si esibiva al Casinò Abdeen. Ahmad era molto più adulto di lei, aveva ben 17 anni di più, ed era nel mondo dello spettacolo da sempre. Dal loro incontro e dalla loro collaborazione Nagwa Fouad poté migliorare le proprie capacità teatrali, e capì come impegnarsi per sviluppare il proprio talento naturale fino a diventare la star che conosciamo oggi. Nagwa decide di studiare danza seriamente e si iscrive alla scuola di Nelly Mazloum, e comincia a studiare anche folklore russo. Si innamorano e si sposano. Il loro matrimonio dura 6 anni, e si converte in una amicizia, poiché Nagwa non ha inclinazioni materne e ciò che la cattura è solo la sua carriera.

Dopo questo film, spesso Nagwa Fouad accompagna Abdel Halim Hafez come ballerina.

Nagwa Fouad ha recitato in oltre cento film come attrice e in oltre 250 come ballerina: il giornalista Mustapha Amin le ha dato il soprannome di “la Rita Hayward d’Egitto”, continuando a portare avanti parallelamente i suoi spettacoli dal vivo negli hotel a cinque stelle.

Nel 1974 Nagwa si sposa con  il manager dello Sheraton, lo svizzero-libanese Libanese Sami El-Zoghbi, un manager laureato a Londra di grande successo, che decide di utilizzare la figura artistica di Nagwa Fouad per garantire il successo della riapertura dello Sheraton del Cairo. E’ colpo di fulmine.  I due condividono sogni ambiziosi ed una grande passione per il lavoro. Diplomatici e capi di stato vanno pazzi per la danza di Nagwa Fouad , e l’artista si è esibita in tutto il mondo, sempre con grande successo.

Nel 1975 Nagwa Fouad comincia a collaborare con il coreografo Mohammed Khalil. La collaborazione continuerà fino al 1992, sostenendo le scelte stilistiche della danzatrice.

Altro momento fondamentale nella sua carriera artistica è il lavoro a fianco di Mohammed Abdel Wahab, nel 1976: il musicista compone per lei “Amar arba’tasher” (Luna 14, il quattordicesimo giorno del ciclo lunare, cioè la lua piena), e Nagwa si lancia nella sperimentazione di una nuova danza, molto teatrale, che le permette di fondere le caratteristiche delle sue danzatrici preferite: Naima Akif e Tahiya Karyoka.

Da allora la danza di Nagwa Fouad spazia in tutti i campi del folklore egiziano e orientale, e si fa sperimentale, teatrale e personale dando una svolta alla storia. La danza di Nagwa Fouad è sempre gioiosa e la ballerina si spinge a trovare mille trucchi per sperimentare, ad esempio, scenografie (in un video, danza come se si trovasse su un giradischi, in un altro, molto famoso, su Raqs Sitt el Hossn, entra portata, su una portantina dorata, da un paio di uomini, e cammina sotto una pioggia di petali di rosa, danzando con un ventaglio d’oro in una scenografia teatrale, nella quale l’inquadratura della danza non è fissa, in ripresa frontale, ma la telecamera si sposta nello spazio, danzando con lei. Oggi può far sorridere ma all’epoca fu una vera novità).

Nagwa continua a danzare pur essendo anziana, e afferma “L’arte non ha nulla a che vedere con l’età o la nazionalità… è legata alla creatività e alla presenza e se l’artista è in grado di dare e ne gode, deve continuare ad esibirsi”.

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Nelly Mazloum https://danzaemusicaaraba.com/nelly-mazloum/ Mon, 05 Aug 2019 00:00:31 +0000 https://danzaemusicaaraba.com/?p=631 Nelly Mazloum è stata una star del cinema egiziano dell’epoca d’oro negli anni ’40 -’60. Esordì come bambimna prodigio nel suo primo film era quando aveva 10 anni ed occupa una posizione di tutto...

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Nelly Mazloum è stata una star del cinema egiziano dell’epoca d’oro negli anni ’40 -’60.

Esordì come bambimna prodigio nel suo primo film era quando aveva 10 anni ed occupa una posizione di tutto rilievo nella storia della danza cinematografica e teatrale egiziana.

Una parte del suo valore consiste nel fatto che sia stata pioniera nel fare ricerche sul folklore egiziano, sia dal punto di vista della danza che anche di quello della musica, tanto da creare una band specializzata già negli anni 50, prima ancora della troupe di Reda o della Ferqat El Kawmiya, che nacquero negli anni 60. Presenta per la prima volta una danza flokloristica su un palco teatrale nel 1958, e si esibisce molte volte anche in televisione, per diffondere questa forma di cultura.

Nacque nel 1929 ad Alessandria, in Egitto, in una famiglia ricca e borghese di origini italo-greche. La madre era pianista.

La madre la manda a studiare balletto per riabilitarla, poiché era stata colpita da poliomielite all’età di soli 2 anni. Sarà la sua stessa madre a farle da impresario.

Il suo debutto come danzatrice è al famoso Casino Opera, gestito da Badya Masabni, accanto a Samia Gamal e Tahiya Karioka.

Danza per re Farouk, in uno spettacolo in cui si esibisce con Samia Gamal e addirittura con Umm Kulthum

Compare soprattutto come attrice, ma anche come danzatrice in ben 17 film.

Nel 1948, divenne la prima ballerina del Royal Opera House al Cairo (Dar Al Opera) e viene nominata dal Ministero della Cultura come garante della tradizione egiziana nell’ambito dello studio della danza classica nel 1959-60, per l’Accademia nazionale egiziana di balletto, sotto la direzione di Alexei Yukov del Bolshoi, con cui Nelly collabora attivamente per anni.

Nel 1961 collabora con la National Folklore Academy in Russia, sotto la direzione di Boris Ramazen, che diviene suo allievo per imparare i movimenti tradizionali egiziani ed insegnarli ai suoi allievi ballerini russi. Nelly interrompe però la collaborazione perché si rende conto che lo stile viene completamente snaturato e deviato verso il balletto.

Nel 1964, si trasferisce in Grecia, dove insegnerà danza moderna e balletto e ovviamente danza orientale con un suo taglio personale, in seguito a cambiamenti politici in Egitto ed al fatto che molti danzatori della sua compagnia se ne vannno e trovano impiego presso la Ferqat el Kawmiya. . Muore nel 2003, in Grecia, e fino alla fine insegna danza orientale e una sua tecnica personale, che ha chiamato “Vivicorporeal Psychosomatic Alignment Technique”.

Interessante da notare, in Grecia Nelly ha continuato ad esplorare e diffondere Raqs Hawanem (danza delle signore eleganti) e danza faraonica, Danza espressiva (Raqs al Ta’biry).

Dice nel suo libro “Orientale Dance Technique”:

“La donna è la dea eterna. Questa realizzazione deve diventare parte della nostra cultura. Se l’uomo è il simbolo del potere positivo, la donna rimane per sempre il simbolo della Grande Madre: è l’energia femminile che riceve e si riconcilia, che concepisce e ricrea.
Ma una donna è anche ciò che sceglie di essere quando è pronta ad assumersene la responsabilità. Il tocco femminile deve sempre rimanere nel cuore e nel corpo di una donna, non importa quanto libera, intelligente e intraprendente possa essere. Una donna che rimane vicina allo spirito della sua vera natura e usa questo potere senza esserne abituata, può integrarsi nel mondo di un uomo con meno attrito e più rispetto.
La danza orientale è un catalizzatore per le donne autoprodotte che lavorano duramente e pensano in modo diretto. Hanno bisogno di questo tipo di flessibilità fisica che rilassa i loro sistemi nervosi e mantiene i loro corpi sensibili alle loro singole nature senza permettere loro di diventare fisicamente deboli.

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Rachel Brice https://danzaemusicaaraba.com/rachel-brice/ Fri, 18 May 2018 18:47:00 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=533 Rachel Brice Rachel Brice è una colonna portante della Tribal Fusion. Si è resa famosa in tiutti i palcoscenici del mondo grazie al suo lavoro con le Bellydance Superstars, la compagnia fondata da Jillina...

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Rachel Brice

Rachel Brice Danzatrice Tribal Fusion

ballerina Tribal Fusion

Rachel Brice è una colonna portante della Tribal Fusion.

Si è resa famosa in tiutti i palcoscenici del mondo grazie al suo lavoro con le Bellydance Superstars, la compagnia fondata da Jillina che ha portato la danza orientale nella sua visione teatrale americana dappertutto nel pianeta. Proprio in questa veste la possiamo ammirare dei dvd delle Bellydance Superstars.

Rachel Brice nel 2003 ha fondato la The Indigo Belly Dance Company di cui è coreografa e prima ballerina, e l’intera compagnia è stata inglobata negli spettacoli delle Bellydance Superstars (BDSS). Nel 2007 Indigo presenta la sua prima tourné, con lo spettacolo intitolato Le Serpent Rouge.

Quando può farlo, Rachel studia Belly Dance con le sue insegnanti di riferimento: Suhaila Salimpour, Carolena Nericcio (A.T.S.), e Yoga con Gary Kraftsow.”

Da anni svolge attività di insegnamento tenendo seminari in America e Europa, e attraverso dvd in cui dà lezioni di yoga e di danza.

Dall’anno accademico 2011/2012 offre corsi regolari presso Datura, la sua accademia di danza a Portland (Oregon), nella quale, oltre a lezioni destinate a tutti i livelli, offre anche corsi di formazione professionale del suo metodo.

Nella sua formazione, Rachel ha al suo attivo studi universitari di danza di Etnologia della Danza all’università statale di San Francisco. Ha grande esperienza riguardante la danza orientale in tutte le sue forme, ma anche moltissimo Yoga (Rachel è anche insegnante di Yoga), hip hop, danza indiana. Cura appassionatamente la forma fisica del suo corpo, del quale pare di essere in grado di controllare alla perfezione ogni singola cellula, e il suo training severo e dalla forte disciplina mostra risultati incredibili in termini di precisione e pulizia del movimento.

 

Dice di lei:

“Il suo sistema di insegnamento, a differenza di molte maestre di T. Fusion, non si basa semplicemente nella trasmissione degli elementi appresi dalle proprie insegnanti di danza, unito a elementi di esercizio al controllo e  al modellamento del corpo (Suhaila Salimpour Format e Yoga). Rachel ha sviluppato negli anni un suo personale metodo didattico, amalgamando e modificando molti movimenti. Persona cordiale molto alla mano, per niente diva, è molto corretta e cita sempre l’autrice della codificazione dei movimenti che insegna, vi dice tranquillamente cosa ha appreso da chi. I suoi spettacoli sono davvero unici, il suo stile di insegnamento è valido, la sua compagnia è gradevole. Se cercate un’insegnante di T. Fusion e Rachel è nei paraggi non fatevela scappare!”

Il meodo “8 Elements®””8 Elements®” si basa sulla tecnica sviluppata da Rachel Brice. I suoi fondamenti sono  tribal fusion, american tribal bellydance e lo stile americano di belly dance da cabaret, altre forme di danza contemporanea ed etnica, e “viniyoga®”.Il training si suddivide in varie fasi, create al fine di dare alla pratica personale della danza del ventre una base creativa e dinamica, per completare e colloquiare con parecchi stili di danza orientale.

L’intento di questo approccio centrato sull’allievo non è quello di insegnare uno stile predefinito di danza orientale ma piuttosto ricerca l’esplorazione dell’architettura che sta alla base di diversi stili di danza, nel rispetto delle tradizioni, incoraggiando al contempo la scoperta, l’eccellenza, l’innovazione e il piacere.

Istruzioni di “8 Elements®”L’approccio di “8 Elements®” viene insegnato attraverso moduli intensivi a fasi successive che esplorano 8 concetti, andando dal semplice al più complesso, allo scopo di sviluppare una pratica della danza sana, ridimensionando l’intero processo del fare danza.L’approccio di “8 Elements®” comprende biomeccanica, sviluppo del vocabolario, improvvisazione, coreografia, musicalità, sviluppo della pratica di danza, storia della tribal belly dance, studio dei costumi, preparazione ed esperienza di spettacolo.

I partecipanti dei corsi intensivi se ne andranno con una serie di strumenti, metodi e concetti finalizzati al miglioramento della tecnica, a stimolare la creatività, a costruire danze efficaci e dinamiche, siano esse improvvisate o coreografate, a solo o in gruppo. Riconoscimenti e Certificazione- Certificazione “Practitioner”: viene data a chi completa le fasi I, II e III, compresi requisiti e test.

– Certificazione “Teacher”: si ottiene dopo la “Practitioner”, completando la fase IV, il training per insegnanti e tutto ciò che concerne.

 

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Le danzatrici di Tribal Fusion degli ultimi tempi https://danzaemusicaaraba.com/le-danzatrici-di-tribal-fusion-degli-ultimi-tempi/ Fri, 18 May 2018 18:45:12 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=531   Geneva Bybee Geneva Bybee è originaria delle Rocky Montains (Montana) negli USA. Dopo una lunga formazione in ginnastica artistica come ginnasta da competizione si è dedicata all’insegnamento di ginnastica artistica e Cheerleading. Ha...

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La Tribal Fusion

La Tribal Fusion

Geneva Bybee

Geneva Bybee è originaria delle Rocky Montains (Montana) negli USA. Dopo una lunga formazione in ginnastica artistica come ginnasta da competizione si è dedicata all’insegnamento di ginnastica artistica e Cheerleading. Ha approfondito la danza in varie forme tip tap, flamenco, danze folk.

Da quasi dieci anni si occupa di danza orientale e di tribal bellydance.

Geneva Bybee è certificata con il livello più alto nel format di Souhaila Salimpour.

Negli ultimi tre anni si è specializzata nell’insegnamento della tribal fusion bellydance, creando uno stile proprio che può essere espressione di una singola danzatrice ma anche improvvisazione di gruppo, unendo i movimenti più interessanti della tribal fusion con lo spirito della tribal bellydance più classica.geneva_bybee_tribal_bellydance_150

Fa parte della compagnia di danza orientale Bellyqueen, con cui sarà in Tour in Europa nel gennaio 2008 e collabora assiduamente con Darhsan, con cui sarà in tour in Europa il prossimo autunno.

Nell’autunno 2007 è in tour in Europa con seminari e spettacoli.

Jill Parker

Jill Parker è una danzatrice orientale più volte premiata internazionalmente. Insegnante, coreografa e fondatrice del movimento della Tribal Fusion belly dance.E’ un’insegnante di danza orientale eccezionale, dotata della capacità di demistificare la sua forma sensuale, rendendone la tecnica accessibile a chi inizia a ballare, ed al tempo stesso riesce a guidare anche i danzatori più esperti verso una sempre maggiore raffinatezza. Ha al suo attivo un’esperienza più che ventennale ed è stata insegnante di moltissimi professionisti del settore.Jill è uno dei membri del gruppo originario della compagnia Fat Chance Belly Dance, fondatrice di Ultra Gypsy, direttrice di Foxglove Sweethearts.

Insegna stabilmente a San Francisco e Berkeley, oltre che a livello americano ed internazionale

La ballerina di Tribal Fusion

La danza Tribal Fusion

Sharon Kihara

Sharon Kihara è una danzatrice e insengante con grande esperienza, amata in tutto il mondo per la sua personalità artistica avanguardista ed eccentrica, sostenuta da una tecnica potentissima, aggraziata e precisissima.

La sua formazione parte dalla danza classica, moderna e jazz, e si è esibita come professionista durante tutti gli anni novanta con molte compagnie.

Si innamora della danza orientale, e poi del Tribal a metà degli anni ’90, e decide di dare una svolta alla sua carriera. Nel 2004 entra nella compagnia Bellydance Superstars, e da allora è in tournée per il mondo. Ha insegnato e si è esibita in oltre 30 paesi diversi ed ha partecipato ad innumerevoli programmi televisivi ed interviste. Compare in parecchi Dvd della compagnia Bellydance Superstars, ed ha pubblicato un suo videocorso.

Nel suo training quotidiano, Sharon Kihara pratica yoga seguendo gli insegnamenti di Anusara, canta, suona il piano e conduce una vita normale!

Adora la danza ma soprattutto le piace investigare su come il corpo si muove, come nascono i movimenti, ed è alla continua ricerca di informazioni ed idee nuove anche in senso terapeutico: ama l’arteterapia, e sporattutto testimoniare la bellezza ed i cambiamenti profondi che si verificano nella vita di coloro che esplorano profondamente la Bellydance.

Mira Betz

Mira Betz è una danzatrice di Tribal Fusion nota a livello internazionale. E’ estremamente creativa, e la sua ricerca artistica spazia dalla danza al teatro, ma anche alla creazione di costumi.

E’ una delle figure maggiori del panorama odierno della Tribal Fusion.

Mira Betz insegna da oltre 12 anni danze nord africane ed orientali con grandissimo successo, offrendo lezioni che stimolano gli allievi sia fisicamente che mentalmente, lavorando con loro su tecnica, capacità ritmiche e presenza scenica.

Ha iniziato la sua formazione in America, studiando Danza Orientale con Katarina Burda per oltre 10 anni, ricevendone una solida base di danze arabe tradizionali, contemporanee e rituali. Ha studiato anche con Jamila Salimpour e Suhaila Salimpour. Nella sua formazione anche Salsa, Danza Moderna, Danza Jazz e Flamenco.Ha vissuto per un periodo in Marocco per apprendere le danze locali.

Nel 2006 è stata coreografa invitata nella compagnia di Jill Parker, Ultra Gypsy.

E’ stata per 10 anni uno degli elementi di punta della compagnia di danze etniche Aywah!

Si è esibita in tutti i maggiori teatri degli Stati Uniti e ha collaborato con figure importantissime come David Byrne, Rachel Brice, Jill Parker, Zoe Jakes, Elizabeth Strong, Heather Stants, Amy Sigil e molti altri.

La ballerina Tribal fusion

La danzatrice Tribal

Dana Beaufait

Dana Beaufait è un’artista creativa e poliedrica. Le sue specialità sono Fire Spinning, Theatrical Bellydance e Tribal Bellydance. Inoltre è una esperta truccatrice teatrale.

E’ la creatrice dell’arte del “Voi”, che è la sua sintesi creativa degli anni di lavoro fra Bellydance e Fire Spinning, reso famoso attraverso il suo dvd didattico.

Dana ha un gusto molto creativo nel creare rappresentazioni liriche e gotiche, interpretando personaggi teatrali con l’aiuto di incredibili make up.

Ha fatto spettacoli, coreografato ed insegnato per molti anni, incoraggiando la creatività e la fantasia di tutte le persone con cui ha avuto contatto. Centrale nelle sue performances, ovviamente l’uso del Voi, singolo o doppio.

Come danzatrice ha gusti fusion, ma le dinamiche della sua danza sono molto più prossime a quelle della danza orientale che della fusion. Dana infatti diversamente dalle danzatrici fusion, che si dedicano alle forme geometriche, lineari e spezzate, predilige le forme rotonde e sinuose, proprio come le linee disegnste dai suoi Voi…

 

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Darshan https://danzaemusicaaraba.com/darshan/ Fri, 18 May 2018 18:03:41 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=529   Darshan è da sempre innamorata della danza. Si esibisce nella danza del ventre dal 1991. Ai suoi esordi studia American Cabaret Style con Aurelia, e si apre alle esperienze della Tribal Dance nel...

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Darshan è da sempre innamorata della danza. Si esibisce nella danza del ventre dal 1991.

Ai suoi esordi studia American Cabaret Style con Aurelia, e si apre alle esperienze della Tribal Dance nel 1993, grazie all’incontro con Gypsy Caravan. Nel 1995 entra nella compagnia Gypsy Caravan esibendosi in importanti festival e teatri. Continua ad approfondire la danza del ventre, negli stili egiziano e turco, e studia danze folcloristiche e zingare accanto a Flamenco, Samba, Salsa, Capoeira, danza moderna, e yoga Nel 1997 si diploma come massaggiatrice. Studia anatomia, fitness e dinamiche corporee.Nel 2003, durante un viaggio in Marocco lavora con gli Gnawa e impara a suonare i qarqaba, i sonagli tipici. Si trasferisce a New York per lavorare con la compagnia di Dalia Carella. Darshan a New York ha l’occasione di studiare con grandi nomi come Elena Lentini, Yousry Sharif, Najma Ayashah, e ovviamente Dalia Carella, ed incontra il circuito “Pure” . Comincia la sua personale sperimentazione con un suo gruppo, che chiama “Shapeshifter”, continuando a portare avanti i suoi studi sulle danze rituali e sul corpo danzante. Darshan viaggia molto per insegnare la sua danza, e nel 2006 produce 2 DVD con spettacoli su musica dal vivo, e ha in progetto un dvd dedicato all’insegnamento di danza del ventre olistica e Tribal fusion

Il suo modo di insegnare si basa sul senso di prendersi cura del corpo della danzatrice soprattutto nei movimenti più difficili. Ricerca sempre la maniera in cui il corpo lavora in profondità e utilizza nelle lezioni le

più recenti scoperte e le sue intuizioni. Darshan cerca di aiutare altre danzatrici ad oltrepassare i limiti fisici e mentali della loro danza per evolverla.

Le sue lezioni sono comprensibili e insieme impegnative, e nella tecnica di insegnamento Darshan fa riferimento a varie forme di lavoro corporeo, dallo yoga al fitness a danze etniche e danze contemporanee, alle arti marziali.

Attualmente insegna:

Contemporary Tribal Fusion:

Partendo dalle tecniche di Tribal Fusion, Darshan lavora su nuovi movimenti con un’attenzione alle antiche danze sacre e alle linee moderne urbane, con il supporto di musiche molto nuove ed evocative. Lavora fortemente sulla precisione tecnica per permettere l’espansione del potenziale personale di ogni danzatrice.

Body Awareness for Dancers:

Un lavoro particolare, basato sul portare consapevolezza a parti del corpo, in modo da prvenire problemi articolari e rigidità: il fine è quello di creare una abitudine a mantenere il corpo sano anziché bruciarne le risorse.

Fusion Integration:

Darshan può lavorare su una fusion fra danze di diversa origine, come Flamenco, Salsa, Samba, Danza Afro Caraibica, Kathak, Bhangra, persino Capoeira, per offrire alle danzatrici spunti di arricchimento per i loro personale stile di danza.

Rhythm Experience:

Dall’esplorazione di ritmi vari, non soltanto di quelli usati nella bellydance può aprire nuove possibilità nel corpo e nella mente.

Urban & Ancient:

Una combinazione di immagini sacre con l’estetica moderna urbana in una attualissima fusion teatrale che funziona alla perfezione con la musica di oggi.

Power Hips:

Un lavoro per acquisire un enorme controllo sul bacino e sul torso, così da poter misurare la forza e l’energia, dosando con sapienza velocità, lavoro delle gambe, dinamica e statica.

Public Urban Ritual Experiment:

Darshan lavora nel circuito “Pure”, una rete internazionale di danzatori e musicisti che si impegnano nel promuovere la pace e la guarigione e contribuire all’attività di organizzazioni pacifiste.Il lavoro comprende echi di danze sacre antiche fatte in cerchio ed un nucleo di elementi di bellydance e tribal dance, con attenzione alla produzione di energia, alla presa di coscienza dello spazio, allo sviluppo dell’immaginario archetipico.

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Yousry Sharif https://danzaemusicaaraba.com/yousry-sharif/ Thu, 05 Apr 2018 17:09:35 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=286 Yousry Sharif Acclamato danzatore, coreografo e insegnante di danza orientale e folklore egiziano, è considerato dalla critica il fedele continuatore della tradizione Medio Orientale. Grazie al suo spirito dinamico è sempre in movimento partecipando...

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Yousry Sharif

primo piano di Yousry Sharif

L’inconfondibile sorriso di Yousry Sharif

Acclamato danzatore, coreografo e insegnante di danza orientale e folklore egiziano, è considerato dalla critica il fedele continuatore della tradizione Medio Orientale. Grazie al suo spirito dinamico è sempre in movimento partecipando a seminari e festival in tutto il mondo tra cui Stati Uniti, Germania (Berlino), Spagna (Madrid, Barcellona, Valencia), Francia (Lione, Marsiglia), Italia (Milano, Firenze), Finlandia (Vaasa, Pori,  Kemi), Svezia (Malmo, Goteborg), Egitto (Cairo, Luxor), Australia (Sydney, Melbourne, Perth), Giappone (Kioto, Nara e Nikko).

Nato al Cairo, ha iniziato la sua carriera in Egitto, dove ha partecipato a numerose produzioni cinematografiche e spettacoli televisivi, lavorando con i più famosi artisti del momento (Nagwa Fouad, Hassan Afifi, Mohammed Kahlil, Warda, ecc.). Nel 1981 si è trasferito negli Stati Uniti nella città di New York, dove ha fondato l’Egyptian Academy of Oriental Dance, di cui è direttore artistico, attualmente attiva con corsi sempre in aggiornamento con l’obiettivo di far conoscere la tecnica che è alle spalle della bellydance e dello stile arabo-americano.

Il suo elegante ed originale repertorio di coreografie, unito al suo carisma, ricco di sensibilità ed intensità, gli consentono di essere uno dei migliori interpreti al mondo per la Danza Orientale contemporanea. Dotato di uno stile coinvolgente e di un carisma, che gli permette di avere un buon rapporto con i suoi collaboratori, si presta molto spesso per workshop ed eventi in tutto il mondo dagli Stati Uniti d’America, in città come New York, luogo in cui vive attualmente, alle grandi città europee.

foto del danzatore egiziano Yousry Sharif

La tipica danza egiziana con doppio bastone

In grado di creare coreografie dinamiche e divertenti contaminando più stili regionali egiziani tra loro, rendendo ciò che è antico molto contemporaneo e attuale. Ha anche la capacità di lavorare con un numero enorme di ballerine e ballerini, apprezzato in particolar modo per lo  stile contemporaneo, prepara spesso le sue ballerine alla performance focalizzandosi sia sulla tecnica che sull’espressività dei movimenti, mettendo in risalto quelle che sono le caratteristiche innate di ogni singola allieva o di ogni singolo danzatore. Particolarmente apprezzato nelle danze Saidi (danze egiziane di folclore con il bastone) in cui mette in risalto la sua parte competitiva ma anche la sua spiccata ironia è anche capace di coinvolgere il pubblico nelle sue performance e di guidarlo con entusiasmo che trasforma quello che, di solito deve essere lo spettacolo del protagonista, in una grande manifestazione di gioia condivisa e di festa.

Ha l’abitudine di creare coreografie per poi affidarle a ballerine che le portano in giro per il mondo facendo apprezzare il suo stile anche in posti dove non è ancora molto conosciuto. Così facendo soddisfa le aspettative di molti ballerini, curiosi verso il suo stile sempre attuale anche in luoghi lontani.

Durante i suoi stages e le performances che coreografa in giro per il mondo, sa far collaborare il mondo orientale e quello occidentale, nelle loro differenze, in un equilibrio perfetto, grazie al suo stile eclettico e fantasioso.

Yousry SHarif balla su una scenografia orientale

Passione ed entusiasmo nel danzare

Prende in grande considerazione la divulgazione delle tradizioni della danza orientale e l’approfondimento della cultura araba e le sue esibizioni sono molto coinvolgenti, perché segue quello che dovrebbe sempre essere il cuore della danza orientale, la spontaneità. E si lascia spesso trascinare dalla situazione e dalle scelte musicali sempre molto dinamiche.

In grado di far trasparire la sua grande passione per la danza, che per lui è Danza, con la D maiuscola, al di là di ogni altra specifica definizione, è in grado di creare atmosfere magiche, da mille e una notte, anche in luoghi inaspettati e che a un primo sguardo non si presterebbero all’occasione, perché più vicini alla nostra quotidianità, ma Yousry Sharif ha la capacità di ribaltare lo spazio fisico creando il suo spazio magico. Dietro a ogni suo movimento c’è un significato che affonda le radici nella tradizione della danza araba, che invita e coinvolge un pubblico di ogni età, che espande la danza orientale da mera danza femminile ad una forma universale.

Le sue conoscenze e competenze, ed il lungo lavoro sul campo lo hanno portato ad essere tanto riconosciuto a livello egiziano ed internazionale che negli stages insegna il suo “Yousry Style”!

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Tito Seyf https://danzaemusicaaraba.com/tito-seyf/ Thu, 05 Apr 2018 17:05:00 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=284 Tito Seyf è un insegnante riconosciuto a livello internazionale ed uno dei migliori bellydancers maschili. Ha cominciato il suo percorso nella danza all’età di 14 anni ed è riconosciuto come un leader nel mondo...

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Il danzatore Tito Tito Seyf è un insegnante riconosciuto a livello internazionale ed uno dei migliori bellydancers maschili. Ha cominciato il suo percorso nella danza all’età di 14 anni ed è riconosciuto come un leader nel mondo della danza orientale.

Partecipa regolarmente come ospite a diverse trasmissioni tv internazionali. E’ il produttore del “Tito Oriental Dance Show” presso la struttura “Alf Leyla Weleyla” (Mille e Una Notte) a Sharm El Sheikh, in Egitto. Si è esibito in innumerevoli paesi del mondo, tra i quali Germania, Australia, Svezia, Canada, Giappone, Russia e Stati Uniti.

Tito è l’unico ballerino al mondo che esegue la danza del bastone, “Raqs el Asaya” con quattro bastoni: questa particolare quanto sorprendente performance porta il suo nome e la sua firma.

Tra gli stili di bellydance da lui espressi ricordiamo lo stile classico di danza orientale “Sharqi”, lo stile folkloristico egiziano, Nubiano, Khaleege, Ghawaze, Saidi, Shameidaan (Danza con i candelabri) ed il suo inconfondibile stile personale “Shaabi”, ispirato alle danze di strada delle periferie delle città d’Egitto.

Considerato uno dei maggiori esponenti della danza orientale maschile, è un grande trascinatore: per ogni spettacolo che porta in scena, il suo entusiasmo riesce a coinvolgere il pubblico a ogni festival, stage o manifestazione. Con una tecnica appresa nel corso di numerosi anni di studio e di dedizione, è spesso associato alla danza di folklore Saidi, in particolare alla danza con il bastone, e spesso non si fa problemi a coinvolgere il pubblico in una festa generale.

Tito è un insegnante e un ballerino di talento con una grandissima presenza scenica dovuta al grande carisma di cui è dotato ed è in grado di entusiasmare tutto il mondo da anni.

Il ballerino Tito Seyf

Tito Seyf

Dopo i suoi spettacoli  il pubblico vede la danza orientale con occhi diversi: sono in molti a rimanere colpiti da come riesca a trasmettere entusiasmo con i suoi movimenti e la sua energia, riuscendo a trasformare uno spettacolo in gioia di vivere allo stato puro.

La sua grande dote di insegnante e di trascinatore fanno innamorare il pubblico che lo guarda per la prima volta ma anche chi lo segue da anni con affiatamento.

La sua carriera lo ha portato a diventare un produttore di grandi spettacolo messi in scena e interpretati da lui medesimo. Anche se il suo stile si concentra su danze popolari tradizionali, è in grado di usare elementi moderni messi in scena con estrema scioltezza e spontaneità; è uno dei pochi danzatori ad evolvere i balli popolari con creatività e ricercatezza: trova spesso il modo di arricchire la sua danza e i suoi spettacoli, e attraverso la sua arte riesce ad abbattere il mito e il pregiudizio che questo ballo sia solo esclusivamente per le donne e che porti innumerevoli benefici soltanto al gentil sesso.

Presentato come ospite internazionale in numerosi festival e programmi televisivi, ha il suo gruppo di danza con cui si esibisce in Egitto, ed è legato in particolar modo alla Spagna, dove ha creato un suo festival nella città di Valencia.

Esercita da sempre un forte carisma che fin da subito gli ha permesso di far parlare di sé e della sua arte il mondo intero, e rimane uno dei più grandi trascinatori in grado di esercitare un forte potere mediatico e attrattivo. Uno degli artisti più versatili in circolazione negli ultimi anni, interpreta la musica attraverso movimenti molto dinamici, ed è molto famoso per la sua capacità di entusiasmare la folla con una energia e vitalità incredibili. Talentuoso anche, e soprattutto, nell’insegnamento, ha il tocco da maestro in tutti i diversi stili che insegna: le sue lezioni e i suoi workshop sono aperti a tutti i livelli di professionalità e a tutti i ballerini, dai principianti agli avanzati, e Tito Seyf è riconosciuto per la sua capacità di empatizzare con l’allievo di qualsiasi origine e di trasmettergli tutta la passione che in lui è innata. Porta sempre qualcosa di nuovo ad ogni spettacolo che fa, ed è in grado di reinventare se stesso, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da regalare al pubblico e riesce a non deludere mai.

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Tahiya Karyoka https://danzaemusicaaraba.com/tahiya-karyoka/ Thu, 05 Apr 2018 17:02:54 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=282 Tahiya Karyoka Bedaweya Muhammad Karim al Nirani, in arte Tahiya Karyoka, è una figura di grande rilievo nella storia della danza orientale. Tutte le danzatrici la annoverano fra le proprie muse ispiratrici. Troviamo il...

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Tahiya Karyoka

La danzatrice Thaya Karyoka

La ballerina Tahiya Karyoka

Bedaweya Muhammad Karim al Nirani, in arte Tahiya Karyoka, è una figura di grande rilievo nella storia della danza orientale. Tutte le danzatrici la annoverano fra le proprie muse ispiratrici. Troviamo il suo nome trascritto con parecchie varianti: Taheyya, Taheya, Tahya, Tahiya, Tahiyyah, Caryoca, Karioka, Karioca, Karyooka…

Nata probabilmente nel 1919 a Manzala (o fra il 1915 e il 1920: le sue biografie riportano notizie contrastanti, e nel mondo arabo è molto frequente che i dati anagrafici non siano precisi), e si trasferisce con la famiglia a Ismailiya.

Innamorata della danza, e con il grande desiderio di poter ballare, Bedaweya litiga con la famiglia, che ne osteggia il sogno artistico, e si trasferisce al Cairo a casa di una amica di famiglia che gestisce un locale notturno. L’amica non vorrebbe che Bedaweya intraprenda la professione di danzatrice, ma la passione della ragazza supera ogni limite, e viene notata da alcuni impresari. La sua carriera inizia nel 1930, con uno spettacolo al celebre Cabaret Casinò di Badia Masabni, dove incontra il mondo dello spettacolo professionale ed ha l’occasione di migliorare le sue competenze artistiche.

Badia le dà il nome artistico Tahiya Muhammad. Nel contempo, Tahiya prende lezioni di danza classica alla famosa scuola di danza Ivanova, al fine di prepararsi meglio al professionismo.

Nel cabaret di Badia, Tahiya lavora accanto a Samia Gamal e a Naima Akef , e il locale è per lei trampolino di lancio verso il successo. Con Samia Gamal costruisce un rapporto molto stretto, alcuni dicono di grande amicizia e collaborazione, altri dicono di grande e assoluta rivalità.

La giovane oltre a danzare canta e il pubblico ben presto si innamora di lei, per la sua naturale eleganza e fluidità, che sembravano non costarle nessuna fatica. Tahiya Karyoka è anche una persona curiosa, e non si ferma di fronte alle novità, per cui comincia a danzare con la spada e con il candelabro, suscitando ancora di più l’ammirazione dei suoi fans. Vederla ballare sul palco aveva un fascino magnetico.

L’occasione che le ha portato grande successo fu nel 1940, con la rappresentazione di un ballo ispirato alla danza brasiliana chiamato “il Karyoka”, dedicato al film americano “The street of Rio” e a Carmen Miranda, tanto che decise di assumere definitivamente il nome d’arte, appunto, di Karyoka.

Fra gli anni ’30 e ’40 l’industria cinematografica egiziana era fiorentissima e conobbe un’epoca di massimo splendore: sul territorio nazionale erano presenti almeno 150 compagnie di produzione e ciascuna presentava almeno 3 film a stagione. La maggioranza di film prodotti erano commedie musicali, molto apprezzate dal pubblico in cerca di distrazioni e leggerezza causata dalla guerra in corso.

La danzatrice Tahiya Karyoka

La ballerina Tahiya Karyoka

Questa era la situazione ideale per chi, come Tahiya Karyoka, lavorava proprio come danzatrice cinematografica. Nel contempo, Taheya conservò coscienziosamente il suo lavoro al locale di Badia Masabni.

Venne scritturata dapprima come ballerina nei film, e ben presto divenne anche attrice, mostrando così di avere doti di artista completa. Nella vita interpretò oltre 200 film, in una carriera durata 50 anni.

Donna attiva e intelligente, possedeva una vasta libreria, era in grado di parlare fluidamente l’inglese e il francese e di gestire personalmente la sua impresa lavorativa: per organizzare i suoi numerosi impegni cinematografici e teatrali, Tahiya Karyoka creò, con il regista Hessein Fawzy e due attori, un’agenzia di produzione, la Sharkat Al Shabab (compagnia dei giovani), riuscendo a conciliare l’attività imprenditoriale con quella artistica. L’agenzia produsse solo due film, prima di sciogliersi: “Aheb El Ghalat” (Amo lo sbaglio) e “Aheb El Baladi” (Amo il mio paese).

Ebbe persino l’occasione di partecipare ad una produzione di Hollywood, verso la fine degli anni 60, ma la guerra nel 1967 annullò questa occasione e Tahiya ritornò al Cairo. Dopo il suo ritorno cominciò a lavorare in televisione e occasionalmente ricevette anche dure critiche.

Nel 1936 Tahiya danzò alla processione in onore del matrimonio di re Farouk.  Il re aveva soltanto 16 anni ed era appena stato incoronato re, dopo la morte del padre. Tahiya si esibì ballando sulla musica di Umm Kulthoum, la quale era una sua ammiratrice: di lei una volta la grande cantante disse che era “un’ artista in grado di cantare con il corpo”. Re Farouk la apprezzò per tutta la vita e Tahiya, da intellettuale, fu persino messa in carcere dopo la rivoluzione che depose Faruk, come sostenitrice di una controrivoluzione che facesse ritornare in Egitto la monarchia costituzionale, nel 1953.In prigione fece lo sciopero della fame, per far valere le sue idee.

Con la sua volitività Tahiya scioperò in segno di protesta contro una nuova legge che non favoriva gli attori, nel 1987.

La danzatrice Tahiya Karyoka

la ballerina Tahiya Karyoka

Tahiya era molto apprezzata come artista e come donna, e non aveva bisogno di promuovere le sue attività, poiché il suo talento lo faceva per lei. Aveva anche l’ammirazione di Umm Kulthoum e di Abdel Halim Hafidh, ma i religiosi, che invece accettavano le danze di Mahmoud Reda e Farida Fahmy, non apprezzavano le sue doti artistiche di donna forte e seduttiva. Tahiya era nota per i suoi giochi di parole e per i gesti ironici ed ammiccanti nelle performances. La sua danza era sensuale e mostrava appieno la sua forte personalità.

Si è sposata ben 14 volte, in pratica con tutti gli uomini più importanti della sua epoca, ma non riuscì mai ad avere figli pur mantenendo un forte amore verso la famiglia ed un grande attaccamento ai suoi fratelli e nipoti. Inoltre espresse il suo lato materno attraverso la beneficenza nei confronti dei bambini. Due anni prima di morire, adottò una bambina che era stata abbandonata proprio sulla sua porta di casa.

La famosa ballerina muore nel 1999 per un attacco cardiaco, dopo essere diventata molto religiosa e aver lasciato le scene. Alle celebrazioni per il suo funerale intervennero moltissime personalità egiziane. La figlia adottiva alla sua morte venne adottata da Fifi Abdou.

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Suheir Zaki https://danzaemusicaaraba.com/suheir-zaki/ Thu, 05 Apr 2018 16:57:21 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=280 Suheir Zaki Nacque nel 1944 a Mansoura nel sud dell’Egitto. Quando aveva nove anni, la sua famiglia si spostò ad Alessandria. Fin dalla più tenera età Suheir Zaki danzava tutto il tempo, cosa molto...

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Suheir Zaki a 22 anni nel film “My love is in Cairo”

Suheir Zaki

Nacque nel 1944 a Mansoura nel sud dell’Egitto. Quando aveva nove anni, la sua famiglia si spostò ad Alessandria.

Fin dalla più tenera età Suheir Zaki danzava tutto il tempo, cosa molto normale in Egitto, in tutte le occasioni di festa, di ritrovo, di aggregazione sociale e di svago. Dice di sé “ho bisogno di danzare quanto gli altri ne hanno di respirare”, una giusta frase che riesce a rendere l’idea della sua necessità di godere la più grande gioia, quella del movimento.

Ad Alessandria la vita notturna era piuttosto attiva e vivace, anche grazie al fatto che la città è un luogo di villeggiatura e di turismo, e ben presto Suheir cominciò a lavorare nei night clubs della città, nonostante il padre non fosse per niente d’accordo. Quando il padre morì, la madre si risposò e il secondo marito sostenne la carriera artistica di Suheir, tanto da diventare il suo manager personale. La famiglia si trasferì al Cairo, dove in breve tempo si guadagnò una buona fama, fino a che cominciò a lavorare in televisione, su coreografie di Ibrahim Akef, che, come sua abitudine, la aiutò a trovare il suo stile unico, che mettesse in risalto le sue doti e le sfaccettature della sua personalità.

Cominciò a lavorare nel cinema, come ballerina ed attrice, ed ebbe subito un grande successo.

la ballerina del sud Egitto Suheir Zaki

la danzatrice egiziana Suheir Zaki

I suoi movimenti sono molto fluidi e rotondi, e danza in modo dolce, innocente ed amorevole, mai volgare o aggressivo. Spesso danza con gli occhi chiusi o lo sguardo basso, completamente coinvolta nel suo mondo e si nota sempre un grande piacere nel movimento, scevro da atteggiamenti ammiccanti o compiacenti, rimanendo coerente con il suo carattere e la sua sincera passione per la danza.

Dotata di una eccezionale musicalità, Suheir Zaki è diventata una  icona della danza in Egitto: la sua immagine si trova praticamente su tutte le musicassette degli anni ’70 e ’80. La sua grandissima sensibilità musicale la rese ancora più famosa, e i suoi fans erano completamente ammaliati dalla sua grazia. La sua danza non aveva bisogno di avvalersi di accessori, come veli o bastoni, rimanendo sempre pura relazione con la musica.

Si avventurò anche ad interpretare con la danza la musica di Umm Kulthoum, cosa che prima aveva fatto solo Tahiya Karioca. Si racconta che Umm Kulthoum fosse infastidita quando udì che qualcuno ballava la sua musica, considerandolo svilente, e chiese a Mohammad Abdel Wahhab di trovare notizie su questa danzatrice. Il musicista rimase affascinato dalla bravura di Suheir e disse quindi ad  Umm Kulthoum che non si doveva preoccupare: “Come tu canti con la tua voce” le disse, “lei canta con il suo corpo”.

Suheir incontrò suo marito su un set: lo zio del marito era un famoso regista, Hassa Al Seifi, che fu per lei molto di aiuto per la sua carriera cinematografica.

La sua carriera la portava a vivere nello stress, fra spettacoli, film ed apparizioni televisive, tanto che ebbe diversi aborti spontanei. Riuscì a portare a termine la gravidanza solo una volta, nel 1986, e grazie al figlio riuscì a calmarsi un po’ professionalmente e a portare avanti ritmi di lavoro più dilatati e meno stressanti.

Con la guerra del Golfo del 1990/91 ci furono problemi economici ed una crescita del fondamentalismo islamico che portarono al fallimento parecchi locali notturni in Egitto. Suheir Zaki scelse di ritirarsi quasi completamente dalla scena, all’apice della sua carriera, come molte dive fece la scelta di lasciare al pubblico il ricordo di lei nel pieno del suo successo.

Nel 2001 Suhair Zaki cominciò ad insegnare a danzatrici internazionali al festival annuale organizzato al Cairo da Raqia Hassan “Ahlan Wa Sahlan”, ma rimane dell’ opinione  che le danzatrici non provenienti dal’ Egitto non riescano ad arrivare al livello delle egiziane, perché non possiedono l’orecchio musicale necessario per riconoscere i diversi ritmi musicali arabi e il senso dell’umorismo tipico e spontaneo nelle persone di quella parte del mondo, né lo spirito vivace necessario e indispensabile per trasmettere e portare avanti una tradizione e una cultura che dura da secoli e che non risiede solo nei passi di danza che si possono fare durante un esibizione o una coreografia. Certo è che moltissime danzatrici cercano di imitarne lo stile, ammaliate dalla sua arte, anche dopo così tanti anni dal suo ritiro dalle scene teatrali.

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Samia Gamal https://danzaemusicaaraba.com/samia-gamal/ Thu, 05 Apr 2018 16:53:50 +0000 http://danzaemusicaaraba.com/?p=278 Samia Gamal Samia Gamal, il cui vero nome era Zaynab Ibrahim Mahfuz, nasce a Wana, nel 1924. In tenera età si trasferisce al Cairo, nelle vicinanze del famoso Bazar Khan el-Khalili. A soli 8...

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Samia Gamal

La danzatrice egiziana Samia Gamal in due pose

la ballerina Samia Gamal

Samia Gamal, il cui vero nome era Zaynab Ibrahim Mahfuz, nasce a Wana, nel 1924.

In tenera età si trasferisce al Cairo, nelle vicinanze del famoso Bazar Khan el-Khalili.

A soli 8 anni rimane orfana di  madre, e a 14 abbandona la casa paterna per  trasferirsi dalla sorella maggiore.

Si racconta che alla sua prima esibizione in pubblico Samia fosse tanto nervosa da dimenticare la coreografia. Il pubblico incomincia a fischiarla e lei abbandona il palco. Il coreografo la costringe a ritornare in scena e lei si toglie le scarpe ed incomincia a danzare improvvisando, riscuotendo a questo punto grande successo. Da notare che le danzatrici dei Cabaret ballavano sempre con le scarpe (di fattura occidentale) per ribadire di… avere il denaro sufficiente per potersele permettere, e danzare a piedi nudi era considerato poco elegante. Samia però piacque tanto che il pubblico stesso la soprannominò “la danzatrice dai piedi scalzi”.

La famosa Badia Masabni la ingaggia per esibirsi nel suo locale, e le dà il nome d’arte con cui diventerà famosa: Samia Gamal. Si esibisce dapprima una volta alla settimana: è l’inizio di una grande carriera. Inizia a studiare danza con Badia stessa, e con un maestro di danza classica e moderna, condividendo gli allenamenti ed il palcoscenico con l’altra grande star di quel momento, Tahiya Karyoka, collega di palcoscenico al Cabaret di Madame Badia. Il training le permette in breve di sistematizzare le sue capacità coreutiche innate. L’attaccamento al locale di Badia e la riconoscenza di Samia verso la sua musa ispiratrice fecero si’ che Samia non si esibisse in altri locali in Egitto, ma soltanto al Cabaret di Badia Masabni e in importanti feste private.

In breve divenne una stimata solista.

La sua personalità sul palco è molto frizzante ed energetica, un inno alla gioia di vivere e alla leggerezza.

Persino, a dispetto della sua prima apparizione pubblica, Samia introduce l’uso di scarpe con il tacco alto per ballare. Il suo stile ha ispirato una enorme quantità di danzatrici, portando la danza orientale persino ad Hollywood e da lì nelle scuole di danza d’Europa.

Un incontro fondamentale nella vita artistica e personale di Samia è quello con il cantante e musicista Farid el Atrache, che suona l’Oud nell’orchestra dello stesso locale. E’ un travagliato colpo di fulmine. Farid è un musicista di successo, enormemente addolorato per la prematura perdita della sorella, la cantante Asmahan, morta in un incidente in circostanze piuttosto misteriose. Colmare il vuoto lasciato in lui dalla perdita della sorella era impossibile, ma Farid trovò conforto nella relazione, mai sfociata in matrimonio, con Samia Gamal. Si dice che lui non volesse o non potesse sposarsi con lei poiché egli proveniva da una famiglia drusa libanese e per tradizione avrebbe potuto sposare soltanto una donna drusa, e non certamente una danzatrice! Ma la relazione proseguì e Samia lo motivò a buttarsi a capofitto nel cinema. Nel 1947 la coppia si esibisce in “Habib el Omr” (L’amore della mia vita), il primo di una lista di 5 film di enorme successo. Si possono paragonare alla coppia Hollywoodiana Fred Astaire e Ginger Rogers!

la danzatrice della golden era Samia Gamal in una fotografia con dedica

la ballerina Samia Gamal

E’ del 1949 “Afritah Hanem” (La principessa diavoletto), una delle sue interpretazioni più famose, accanto alla bambina prodigio della danza egiziana dell’epoca, Fairouz Arteen Kalevan, soprannominata, proprio in onore del film, Feirouz Hanem.

Nel 1949 il re Faruk proclama Samia la danzatrice rappresentante nazionale dell’Egitto.

Dopo 5 film la coppia si divise, e Samia, perseguitata dalla stampa, si trasferì all’estero, nel 1950, dove comunque continua ad avere successo come artista. Si esibisce a New York, nel famoso nightclub The Latin Quarter ed in tutta Europa, portando per la prima volta la danza orientale all’estero in forma professionalmente valida. Gira vari film fra cui “Ali Baba ed i quaranta ladroni” con Fernandel e “La vallata dei re” con Robert Taylor.

Samia sposa il ricchissimo texano Sheppard King III, che per lei si converte alla religione islamica e la convince a trasferirsi in America. Grazie a questo, Samia entra a pieno diritto nel jet set americano, ma il matrimonio non dura a lungo.

L’esperienza americana segna la sua visione della danza, che diviene più teatrale, e Samia gettò le basi della forma di danza orientale che conosciamo oggi, e che infatti utilizza forme e dinamiche prese evidentemente dal balletto classico.

Dopo il divorzio, Samia ritorna al Cairo, dove riprende a lavorare con Farid el Atrache.

Nel 1958 sposa l’attore egiziano Rushdi Abaza, con cui interpreta parecchi film. Rushdi era stato il marito di Tahiya Karyoka. Da quest’unione, che durerà diciassette anni, nasce una figlia, Quismet. Nel 1972 si ritira dalle scene, per ritornare ad esibirsi nei primi anni ’80, ritorna alle scene per un anno o due con Samir Sabri.

Fino alla sua morte, sopraggiunta nel 1994, fece una vita molto ritirata, rifiutando tutti gli inviti ad insegnare all’estero: si sente artista ed interprete, non maestra. La sua eredità al mondo dell’arte sono gli 84 film di cui è protagonista.

Samia Gamal è stata la prima danzatrice con una preparazione coreutica completa, e con una visione teatrale della coreografia. Ha contribuito in maniera determinante alla formazione di ciò che la danza orientale è oggi, elevandola a livello professionale e migliorandone l’immagine sociale. Le danzatrici a seguire ne copiarono lo stile, e pare ormai una cosa normale che nella danza orientale ci siano arabesques e giri rapidi, come nel balletto classico, ma prima che questa pioniera li sperimentasse nella sua danza nessuno li aveva mai introdotti!

Samia Gamal dietro le quinte

Samia Gamal dietro le quinte

Samia creò uno stile molto personale, incorporando la tecnica della danza classica e soprattutto, cosa molto particolare, di danza latino americana, nella danza orientale, tratto molto caratteristico suo. Grazie al suo training fisico molto completo, Samia aveva una capacità di coordinazione e di precisione perfetta sui suoi movimenti, mantenendo grazia ed eleganza anche durante i momenti di maggiore focosità.

Tipico del suo stile è l’uso molto particolare dei movimenti delle braccia, intricati ed eleganti, e l’introduzione del velo nella danza. Si narra che la sua insegnante di balletto le diede un pezzo di stoffa da tenere in mano durante la danza per farle imparare ad usare le braccia in modo più fluido e Samia trovò la cosa tanto interessante che decise di incorporarla nelle sue performances. Samia usava il velo con una grazia incredibile, ed è un esempio di eccellenza nell’uso di questo accessorio, che piacque molto al pubblico, e perciò Samia continuò ad utilizzarlo. Il velo le dava maggiore sicurezza, e la aiutava a prendere confidenza con i movimenti fluidi delle braccia, e quindi decise di utilizzarlo spesso durante l’introduzione della sua performance: ormai entrare con un velo in mano è diventato un classico della danza orientale, e la storia deve a Samia Gamal questa creazione. Il suo modo di usare il velo dava l’impressione che si trattasse di una estensione del suo corpo, non di un accessorio esterno che venisse buttato qui e là per riempire lo spazio con acrobazie sceniche.

Una piccola curiosità: nel film francese Ali Baba e i 40 ladroni Samia indossò un gioiello per coprire l’ombelico: nessuna danzatrice prima di lei lo aveva fatto.

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