{"id":585,"date":"2018-06-04T16:58:34","date_gmt":"2018-06-04T14:58:34","guid":{"rendered":"http:\/\/danzaemusicaaraba.com\/?p=585"},"modified":"2019-08-02T23:03:30","modified_gmt":"2019-08-02T21:03:30","slug":"moralita-musica-e-danza-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/danzaemusicaaraba.com\/moralita-musica-e-danza-2\/","title":{"rendered":"Moralit\u00e0, musica e danza"},"content":{"rendered":"
l’immaginario ed il mondo arabo<\/p><\/div>\n
La religione Islamica svolge un ruolo centrale nella considerazione morale di musica, danza e canto, che sono comunque da sempre popolarmente molto amati e molto presenti nella vita quotidiana.<\/p>\n
Il contesto, il pubblico presente, la forma dello spettacolo, il luogo e persino il sesso dell’artista sono criteri discriminanti molto forti, al di l\u00e0 della cornice religiosa.<\/p>\n
I pi\u00f9 diffusi contesti degli spettacoli professionali nel mondo arabo sono: il circuito dei matrimoni, il circuito dei night club e quello delle arti teatrali, in sale da concerto e teatri, radio televisione ecc.<\/p>\n
Ovviamente bisogna porre dei distinguo per non confondere la situazione egiziana con quella occidentale. La chiara divisione occidentale fra la tradizione classica estremamente elevata e la tradizione popolare al polo opposto non si applica al mondo arabo, nonostante che nelle grandi capitali arabe si sia cercato di creare una \u00e9lite culturale su modello occidentale, che portasse in teatro la tradizione in maniera pi\u00f9 stilizzata ed astratta, allontanandola per\u00f2 di parecchio dal sentire tradizionale.<\/p>\n
Chi lavora in un teatro certamente gode di maggiore stima di chi lavora in un night club o alle feste di paese, ma a volte il repertorio musicale che viene suonato in queste tre occasioni \u00e8 identico: le stesse canzoni famose di Umm Kulthoum<\/a>\u00a0o di\u00a0Mohammad Abdel Wahhab<\/a>\u00a0si possono udire alla radio, nei matrimoni, nei night club e nei teatri.<\/p>\n Bench\u00e9 molti brani del Corano e degli Hadith (i detti del Profeta) neghino la legittimit\u00e0 della musica e del canto, questi “piaceri proibiti” prosperarono comunque da sempre nelle corti ed \u00e8 un dato di fatto che la gente ovunque nei paesi arabi ami musica e danza.<\/p>\n Storicamente si considerava ammissibile la musica prodotta dal canto degli uccelli, si accettava il canto in particolari condizioni ma la musica strumentale veniva proibita in campo religioso poich\u00e9 si pensava che incoraggiasse il bere, favorisse la dissoluzione ed allontanasse dalla preghiera.<\/p>\n Secondo l’etnomusicologo Al Faruqi, l’opinione religiosa gener\u00f2 una gerarchia di musica e canto:<\/p>\n La recitazione del Corano sta all’apice di questa gerarchia di accettabilit\u00e0, immediatamente seguita dal richiamo alla preghiera e dai canti religiosi. Legittimit\u00e0 avevano anche canti collegati a celebrazioni familiari, o i canti delle carovane, i canti di lavoro e la musica delle bande militari. In fondo alla lista troviamo “la musica sensuale che viene suonata in associazione con attivit\u00e0 condannate, o che si ritiene possa incitare a pratiche proibite come il consumo di droghe e di alcol, lussuria, prostituzione, ecc.”. Questo genere musicale \u00e8 chiaramente proibito, o, come si dice in arabo, \u201charam\u201d.<\/p>\n Secondo lo studioso dell’XI secolo Imam Al Ghazali, se si dedica troppo tempo alla performance, si interferisce con i pi\u00f9 alti scopi dell’Islam, distraendo il credente dall’attenzione alla devozione per Dio: i professionisti sono perci\u00f2 considerati meno accettabili dei semplici dilettanti.<\/p>\n\n