Abdel Halim Hafez

Abdel Halim Hafez

Cantante ed attore egiziano, Abdel Halim Ali Ismail Shabana, in arte Abdel Halim Hafez nasce nel 1929 e muore nel 1977.

Orfano di entrambi i genitori, lasciò il paesino natale El Halawat per trasferirsi al Cairo, dove venne cresciuto dagli zii.

Il fratello maggiore Ismail lo iniziò alla musica, per la quale Abdel Halim mostrò ben presto una grande inclinazione. A soli 11 anni si iscrisse all’ Istituto musicale arabo del Cairo dove si fece notare per le sue capacità di cantare le canzoni di Mohammed Abdel Wahab. Prese il diploma come suonatore di oboe.

Per un certo periodo di tempo fu il sostituto di Karim Mahmoud e si fece notare dall’impresario Hafez Abdel Wahab, della Radio nazionale egiziana, che lo prese a cuore. Per debito di riconoscenza ed affetto verso questo personaggio chiave della sua professione artistica, Abdel Halim decise di prenderne il nome: ecco nascere Abdel Halim Hafez.

Fu soprannominato “el-Andaleeb el-Asmar“, “l’usignolo nero” dai suoi fans per la qualità cristallina e calda della sua voce: la sua bravura e la sua fama crebbero a tal punto che oggi viene considerato fra le punte di diamante della musciaegiziana di tutti i tempi.

Negli ultimi 50 anni è stato probabilmente il cantante arabo di maggiore successo, e la sua popolarità crebbe enormemente soprattutto negli anni ’60 e ’70: il pubblico lo adorava, tanto che quando morì ben 4 sue fans si suicidarono e al suo funerale accorse una folla immensa. La sua fama e la vendita dei suoi dischi non accennano a scemare anche dopo tanto tempo dalla sua scomparsa, in modo analogo a ciò che avvenne per Umm Kolthoum.

Era un cantante dotato di una voce triste e malinconica, forse influenzata dalla sua vita tormentata, costellata di lutti: oltre a perdere ancora in fasce ambedue i genitori, Abdel Halim vide morire la sua prima ed unica fidanzata, giusto prima del matrimonio. In più non godeva di buona salute, essendo affetto da una parassitosi che lo accompagnò per tutta la vita e lo portò alla tomba. Non si sposò mai, anche se si vociferava che avesse sposato in segreto un’attrice, Souad Hosni.

La sua voce prodigiosa era estremamente toccante e Abdel Halim arrivava a piangere mentre cantava.

Ha inciso oltre 260 canzoni e ha recitato in 16 film, compreso “Dalilah” il primo film egiziano a colori.

Fra le sue canzoni più famose ricordiamo in primo luogo Karaat el Fingan (Colei che legge i fondi del caffé), con testi di Nizar Qabbani e musica composta da Mohammed Al-Mougy. Altri titoli: Ana Lek Alatool, Kont Fen, Ya Alby, Assmar Ya Assmarany, Awel Marra, Mashghoul, Sawah, Gana El Hawa, Nebtedi mnein el Hekaya.

Insieme con Mohammed Abdel Wahab e Magdi el-Amroussi, nel 1961 Abdel Halim fu fra i fondatori della etichetta di incisione musicale egiziana Soutelphan (la voce dell’arte), che esiste fino ad oggi, sotto l’etichetta EMI.