Awalim

Il termine ‘Almah, al plurale ‘Awalim, viene traslitterato in francese Almée, proposto al plurale come Almées.

Viene dalla radice ‘alm, che indica sapere, conoscere.

Le ‘Awalim erano donne colte, ed erano anticamente le intrattenitrici tradizionali di corte, le donne colte che cantavano e danzavano nelle corti reali. Si esibivano in gruppi esclusivamente femminili nelle residenze dei nobili durante l’epoca in cui i Khedive governavano l’Egitto ed in generale durante il periodo ottomano.

Si ritiene che l’epoca d’oro delle ’Awalim sia stata a cavallo fra ‘800 e ‘900. Le Almées conducevano un’esistenza chiaramente decente ed onesta. Non uscivano se non velate, e sfuggivano lo sguardo degli uomini. Gli eunuchi le andavano a prendere per portarle negli harem dei emiri, dei bey, dei nobili, dove, con le loro danze e musiche, intrattenevano le donne e le informavano sul mondo.

Quando Bonaparte invase l’Egitto, le ‘Awalim sloggiarono dal Cairo seguendo le donne dei Mamelucchi e non le si vide ricomparire che all’ultimo giorno dell’occupazione, “ancora tenendosi nascoste, non essendo possibile vincere la loro ripugnanza a cantare davanti a degli uomini e soprattutto davanti e dei francesi”. Ritornarono al Cairo solo dopo il ritiro dell’armata francese.

Le vere ’Awalim cantavano, danzavano e suonavano strumenti musicali nell’ambito della tradizione classica o “tarab”.

Il loro particolare genere di canto, chiamato “Taqtuqa” o Taqatiq al plurale, divenne molto popolare fra gli anni ’20 e ’30 nei caffè del Cairo e successivamente nei teatri chiusi di stile europeo.

Nel corso degli anni ’30 anche alcuni uomini cominciarono a cantare i Taqatiq, e si potrebbe dire che questo tipo di canto abbia contribuito alla formazione della prima struttura musicale popolare delle canzoni commerciali tanto diffuse nell’Egitto di oggi.

Verso il 1920, nacque un nuovo tipo di professionalità per le ’Awalim, che estesero le loro attività ai matrimoni dei benestanti borghesi, il cui linguaggio musicale comprendeva anche le strutture musicali Baladi.

Molte ’Awalim erano attive nel quartiere popolare della Mohammad Ali Street, in cui risiedevano, precisamente nella zona chiamata “Haret el ’Awalim”.

Festeggiare il matrimonio con le ’Awalim restò di gran moda fra le famiglie borghesi benestanti fino all’inizio degli anni ‘40. Alla fine di quel decennio, comunque, la tradizione delle ’Awalim era scomparsa: gli spettacoli divisi per sesso durante i matrimoni non erano più necessari.

Così i gruppi artistici di sole donne ai matrimoni divennero obsoleti.

Distinguere le Awalim dalle Ghawazee: vedi approfondimenti sulle Ghawazee.

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