Azza Sharif
Azza Sharif fu una danzatrice egiziana molto nota negli anni 70 e 80.
Iniziò la sua carriera a 18 anni al Sahara City e all’Hilton al Nile aiutata dalla sua amica danzatrice Nahid Sabry. Essendo troppo giovane per lavorare in Egitto, Azza si trasferì in Libano, e lavorò in Germania ed Inghilterra fino a che, compiuti i 20 anni, fu abbastanza adulta da poter ritornare in patria e proseguire la sua carriera.
Venne subito ingaggiata al Mena House, e continuò a fare spettacoli con Abdel Halim Hafez e Yousef Wahbi.
Om Kalthoum disse di lei che il suo corpo era perfetto per la danza orientale.
E’ stata una delle danzatrici più apprezzate in Egitto, ed era famosa per il suo incredibile orecchio musicale e per il rispetto della danza orientlae come forma d’arte.
Azza fece la sua comparsa nella filmografia egiziana negli anni ’70, e prese parte a 21 film. Uno dei primi a cui prese parte fu “Khalli Balak min Zuzu” (Guardati da Zuzu), accanto a So’ad Hosny e Tahia Karioka.
Partecipò a film importanti: “Ah Ya Leil Ya Zaman” (Ah, nostalgia per i tempi andati!) “Ramadan Fouk Al Bourkan” (Ramadan sulla cima del vulcano), “Eshareet Morror” (Semaforo), “Al Metassauol” (Il mendicante), “Nebtidi Menain Al Hikaya” (Da dove cominciamo la storia?).
Prima che il Libano entrasse nel vortice della guerra civile, Azza Sharif si esibiva regolarmente nei famosi nightclubs di Beirut. Come facevano altri artisti, viaggiava fra Il Cairo e Beirut e lavorava con moltissimi musicisti di tutti i tipi. Negli anni ’70 si sposò conil famoso cantante Sha’abi Katcout El Amir, soprannominati “Il gatto”, da cui in seguito divorziò.
Azza Sharif non divenne così nota come Mona Saa’id, Nagwa Fouad o Suheir Zaki, di cui era contemporanea.
Azza Sharif si è ritirata dalle scene da molti anni ormai, ma continua ad influenzare le danzatrici con il suo stile energico, coraggioso e vitale. La sua interpretazione della danza è sempre generosa e emozionale,
Il suo bacino disegnava movimenti molto grandi e definiti, soprattutto con colpi laterali e torsioni, e vigorose vibrazioni. Le braccia erano spesso in alto o all’altezza del petto, proprio per dare al movimento del bacino maggiore rilevanza.
Le sue spalle vibrano con grande facilità e potenza ed è in grado di dare colpi verso l’alto con il petto, in un movimento tradizionale di provenienza dal folklore libanese.
Il suo sguardo nel danzare era molto focoso e schietto, e guardava negli occhi il pubblico.