I rituali estatici
di Giovanni Calendoli
“Storia universale della danza” Arnoldo Mondadori editore 1985
I riti più simili allo Zar, nella sua globalità, al di fuori del suo contesto storico- geografico possono essere quelli coribantici e dionisiaci greci. Interessante sarà sottolineare che Dioniso è un dio d’origine orientale, considerato dai Greci con sgomento: Euripide nelle Baccanti esprime chiaramente il fascino che il dio ha su di lui, ma si schiera dalla parte di Penteo, il governatore di Tebe che, per essersi opposto alla celebrazione dei riti dionisiaci, viene dilaniato dalla sua stessa madre Agave, in preda all’esaltazione Dionisiaca.
Anche i Romani rifiutarono ad un certo punto i riti Bacchici, vietandoli nel 186 a.C., poiché in qualche modo negavano e mettevano in crisi la loro razionalità. La tradizione della danza del Mediterraneo del centro-nord e quella della danza come rappresentazione.
Nel Meido Oriente, invece, la danza è qualcosa che nasce direttamente dall’esperienza personale del danzatore.
Nella Bibbia, nel Libro III dei Re (XVIII, 25 e seg.) il profeta Elia affronta i profeti del Baal, politeisti, e dice loro di compiere un sacrificio ai loro dei affinché portino la pioggia: se riusciranno, dimostreranno d avere ragione. “Elia dunque disse ai profeti di Baal: “Sceglietevi un bue e fate voi i primi, poiché siete in maggior numero. Invocate i vostri dei, ma non mettete il fuoco.
“Ed essi presero il bue che egli aveva dato loro, lo immolarono e invocarono il nome di Baal dalla mattina sino a mezzogiorno, dicendo: “Baal, esaudiscici”. E non vi era né voce né chi rispondesse ed essi saltavano intorno all’altare che avevano fatto.
Ed essendo già mezzogiorno, Elia li beffava dicendo. “Gridate più forte, poiché egli è Dio e forse sta parlando, oppure è all’osteria, o è in viaggio, o almeno dorme. Fatelo svegliare”.
Essi dunque gridavano ad alta voce e si facevano delle incisioni, secondo il loro costume, con coltelli e lancette sino a bagnarsi tutti di sangue.
Ma quando fu passato mezzogiorno e mentre essi profetavano, era venuto il tempo in cui si è soliti offrire il sacrificio, senze che si sentisse né voci né alcuno che rispondesse o desse retta a quelli che pregavano.”Gli elementi delle danze estatiche maghrebine ci sono tutti: la formula sacrale ripetuta inocando il nome del dio, la danza intorno all’altare, le ferite e la divinazioni. La danza è reale, non è rappresentazione, il sangue scorre davvero, ed i danzatori ballano davvero per uno scopo, anche se questo fallisce. I profeti di Baal sono inoltre cananei, e proprio a nord di Canaan era fiorente il culto della Grande Madre, che comprendeva anche cerimonie orgiastiche e flagellazioni (la Grande Madre è per i greci la dea Cibele, il cui culto conservava i caratteri orgiastici, benché in misura attenuata).
Secondo ciò che si comprende dalla lettura della Bibbia, le danze degli Ebrei erano itineranti ed improvvisate, ed erano azioni collettive che tendevano a coinvolgere tutto il pubblico (ancora oggi le danze ebraiche sono itineranti, e non ferme sul posto).
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