La danza Orientale, Raqs Sharqi 

La danza del Ventre

Che cos’è la Danza Orientale e come si sta evolvendo in tutti i vari paesi occidentali in cui è ormai in enorme espansione, dall’Europa all’America, all’Oriente, all’Australia o all’America Latina?

Il Raqs Sharqi, termine che in arabo significa letteralmente Danza Orientale, nasce in Medio Oriente, ed ha origini che si perdono nella notte dei tempi. Nessuno può dire a quando risalga, ma già nell’arte faraonica ci sono chiari segni dell’esistenza di forme di danza nell’antico Egitto che si possono paragonare a ciò che oggi conosciamo come Danza del Ventre.

L’epicentro del fenomeno è egiziano, ma in tutti i paesi della mezzaluna araba si fa riferimento a questo universo coreutico.

Nel corso dei secoli, la danza perse le sue originarie valenze sacre per diventare una forma di celebrazione della gioia di vivere molto presente nella vita tradizionale araba, riservata a tutte le occasioni di aggregazione e considerata una importante aspetto del senso della festa.

Il suo sviluppo tradizionale era legato all’apprendimento spontaneo all’interno della famiglia.

Nel corso degli anni  molti fattori sono intervenuti a modificarne profondamente l’essenza:

– i viaggiatori occidentali che ne portarono la fama di danza esotica e piccante in Europa, e la diffusione dell’Orientalismo.

– la nascita di figure professionali della danza, dapprima gli zingari Ghawazi, poi tutti coloro che si sono orientati sull’offrire intrattenimenti pubblici e privati, ad esempio il grande sviluppo dei Cabaret delle metropoli mediorientali, come Il Cairo, Alessandria o Beirut a partire dagli anni 20 del secolo XX. I professionisti della danza sono andati alla ricerca di tutto ciò che potesse permettere loro di vendere al meglio il proprio prodotto.

– le influenze di altre forme di danza, giunte nel mondo arabo attraverso i sempre più stretti contatti con l’Occidente, in particolare film, ma anche il Balletto e soprattutto il diffondersi della passione per l’Opera Lirica in Egitto.

– lo sviluppo dell’industria cinematografica egiziana, che si specializza sulla produzione di commedie musicali ispirate a quelle hollywoodiane

– la ricerca di rendere la danza tradizionale più paragonabile a quelle occidentali, e perciò più presentabile in situazioni teatrali, che ha reso comune fra i ballerini orientali far ricorso alla tecnica della danza classica accademica

– la teatralizzazione della danza e l’introduzione di lavori coreografici prima totalmente inesistenti perché il tutto avveniva secondo l’improvvisazione

– i mass media che sono pesantemente intervenuti nel modificare i gusti e le aspettative dello stesso pubblico arabo ed hanno forgiato l’apprendimento della danza delle nuove generazioni sostituendosi alla famiglia

La danza orientale rimane comunque, al di là di tutte le possibili contaminazioni, una forma elegante, rotonda, fluida, complessa, che si basa sull’espressività e sulla creatività personale, profondamente radicata nella cultura originaria, nella sua autostima e gioia di vivere.

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