Laura Daccache è stata una grande cantante libanese di origine maronita, nata nel 1917 ed attiva soprattutto in Egitto. Morì nel 2005.
Il padre George un giorno la vide con la testa infilata dentro al grammofono di casa, intenta a cantare un brano di Umm Kulthoum, e le trovò un maestro di canto, liuto e composizione musicale. La presentò al Salone degli appassionati del canto e Laura Daccache venne subito considerata una bambina prodigio, tanto che nel 1926, quando aveva solo 8 anni, incise due brani, “Touloul El Fajr” e “Hani Haninen“, di sua composizione per la Baidaphon, etichetta discografica di Beirut, all’interno di un repertorio che comprendeva anche composizioni di suo padre.
Negli anni 30 wsi trasferì al Cairo, come moltissimi altri musicisti, in cerca di lavoro, e fu in Egitto che approfondì lo studio dei repertori tradizionali muwashshah e dawr, a cui si dedicò profondamente, diventandone in breve un’esperta ed acclamata interprete. Rimase sempre legata alla necessità di coniugare testi di grande qualità poetica alla musica di altrettanto pregio, come faceva Umm Kulthoum.
La sua voce era di una precisione meravigliosa nelle modulazioni, nell’intensità e nei melismi, suonava anche magistralmente il liuto, tanto da accompagnarsi da sola nel canto e da dirigere l’orchestra, e componeva musica meravigliosamente, fatto molto raro per una donna nella storia della musica araba. Si è guadagnata un posto di tutto rilievo nel firmamento della musica araba, ricevendo l’appellativo di “La cantante classica moderna”.
Ai tempi del suo maggiore successo, nel 1944 teneva due concerti al mese alla radio del Cairo e ricevette elogi dalla grande Umm Kulthoum , e Mohammed Abd El Wahab, ascoltando la sua composizione “El Ward”, le disse che faceva pericolosamente concorrenza ai compositori uomini.
Laura Daccache aveva solo 21 anni quando incise, nel 1939, una sua composizione, partendo dal brano tradizionale “Aminti Billah” (“Confido in Dio”). La giovane compositrice era allora alla sua seconda opera discografica.
Negli anni ’60 la sua fama in Egitto scemò, soppiantata da una musica più commerciale, di poco valore e di fugace durata, ma cominciò ad acquisire maggiore notorietà in altri paesi arabi, in particolare in Tunisia, paese che la elevò al livello di star. Nella vita compose ben 120 brani, e creò anche un ritmo che non esisteva prima di lei nella musica araba.