Nelly Mazloum

Nelly Mazloum è stata una star del cinema egiziano dell’epoca d’oro negli anni ’40 -’60.

Esordì come bambimna prodigio nel suo primo film era quando aveva 10 anni ed occupa una posizione di tutto rilievo nella storia della danza cinematografica e teatrale egiziana.

Una parte del suo valore consiste nel fatto che sia stata pioniera nel fare ricerche sul folklore egiziano, sia dal punto di vista della danza che anche di quello della musica, tanto da creare una band specializzata già negli anni 50, prima ancora della troupe di Reda o della Ferqat El Kawmiya, che nacquero negli anni 60. Presenta per la prima volta una danza flokloristica su un palco teatrale nel 1958, e si esibisce molte volte anche in televisione, per diffondere questa forma di cultura.

Nacque nel 1929 ad Alessandria, in Egitto, in una famiglia ricca e borghese di origini italo-greche. La madre era pianista.

La madre la manda a studiare balletto per riabilitarla, poiché era stata colpita da poliomielite all’età di soli 2 anni. Sarà la sua stessa madre a farle da impresario.

Il suo debutto come danzatrice è al famoso Casino Opera, gestito da Badya Masabni, accanto a Samia Gamal e Tahiya Karioka.

Danza per re Farouk, in uno spettacolo in cui si esibisce con Samia Gamal e addirittura con Umm Kulthum

Compare soprattutto come attrice, ma anche come danzatrice in ben 17 film.

Nel 1948, divenne la prima ballerina del Royal Opera House al Cairo (Dar Al Opera) e viene nominata dal Ministero della Cultura come garante della tradizione egiziana nell’ambito dello studio della danza classica nel 1959-60, per l’Accademia nazionale egiziana di balletto, sotto la direzione di Alexei Yukov del Bolshoi, con cui Nelly collabora attivamente per anni.

Nel 1961 collabora con la National Folklore Academy in Russia, sotto la direzione di Boris Ramazen, che diviene suo allievo per imparare i movimenti tradizionali egiziani ed insegnarli ai suoi allievi ballerini russi. Nelly interrompe però la collaborazione perché si rende conto che lo stile viene completamente snaturato e deviato verso il balletto.

Nel 1964, si trasferisce in Grecia, dove insegnerà danza moderna e balletto e ovviamente danza orientale con un suo taglio personale, in seguito a cambiamenti politici in Egitto ed al fatto che molti danzatori della sua compagnia se ne vannno e trovano impiego presso la Ferqat el Kawmiya. . Muore nel 2003, in Grecia, e fino alla fine insegna danza orientale e una sua tecnica personale, che ha chiamato “Vivicorporeal Psychosomatic Alignment Technique”.

Interessante da notare, in Grecia Nelly ha continuato ad esplorare e diffondere Raqs Hawanem (danza delle signore eleganti) e danza faraonica, Danza espressiva (Raqs al Ta’biry).

Dice nel suo libro “Orientale Dance Technique”:

“La donna è la dea eterna. Questa realizzazione deve diventare parte della nostra cultura. Se l’uomo è il simbolo del potere positivo, la donna rimane per sempre il simbolo della Grande Madre: è l’energia femminile che riceve e si riconcilia, che concepisce e ricrea.
Ma una donna è anche ciò che sceglie di essere quando è pronta ad assumersene la responsabilità. Il tocco femminile deve sempre rimanere nel cuore e nel corpo di una donna, non importa quanto libera, intelligente e intraprendente possa essere. Una donna che rimane vicina allo spirito della sua vera natura e usa questo potere senza esserne abituata, può integrarsi nel mondo di un uomo con meno attrito e più rispetto.
La danza orientale è un catalizzatore per le donne autoprodotte che lavorano duramente e pensano in modo diretto. Hanno bisogno di questo tipo di flessibilità fisica che rilassa i loro sistemi nervosi e mantiene i loro corpi sensibili alle loro singole nature senza permettere loro di diventare fisicamente deboli.