Tahiya Karyoka

Tahiya Karyoka

La danzatrice Thaya Karyoka

La ballerina Tahiya Karyoka

Bedaweya Muhammad Karim al Nirani, in arte Tahiya Karyoka, è una figura di grande rilievo nella storia della danza orientale. Tutte le danzatrici la annoverano fra le proprie muse ispiratrici. Troviamo il suo nome trascritto con parecchie varianti: Taheyya, Taheya, Tahya, Tahiya, Tahiyyah, Caryoca, Karioka, Karioca, Karyooka…

Nata probabilmente nel 1919 a Manzala (o fra il 1915 e il 1920: le sue biografie riportano notizie contrastanti, e nel mondo arabo è molto frequente che i dati anagrafici non siano precisi), e si trasferisce con la famiglia a Ismailiya.

Innamorata della danza, e con il grande desiderio di poter ballare, Bedaweya litiga con la famiglia, che ne osteggia il sogno artistico, e si trasferisce al Cairo a casa di una amica di famiglia che gestisce un locale notturno. L’amica non vorrebbe che Bedaweya intraprenda la professione di danzatrice, ma la passione della ragazza supera ogni limite, e viene notata da alcuni impresari. La sua carriera inizia nel 1930, con uno spettacolo al celebre Cabaret Casinò di Badia Masabni, dove incontra il mondo dello spettacolo professionale ed ha l’occasione di migliorare le sue competenze artistiche.

Badia le dà il nome artistico Tahiya Muhammad. Nel contempo, Tahiya prende lezioni di danza classica alla famosa scuola di danza Ivanova, al fine di prepararsi meglio al professionismo.

Nel cabaret di Badia, Tahiya lavora accanto a Samia Gamal e a Naima Akef , e il locale è per lei trampolino di lancio verso il successo. Con Samia Gamal costruisce un rapporto molto stretto, alcuni dicono di grande amicizia e collaborazione, altri dicono di grande e assoluta rivalità.

La giovane oltre a danzare canta e il pubblico ben presto si innamora di lei, per la sua naturale eleganza e fluidità, che sembravano non costarle nessuna fatica. Tahiya Karyoka è anche una persona curiosa, e non si ferma di fronte alle novità, per cui comincia a danzare con la spada e con il candelabro, suscitando ancora di più l’ammirazione dei suoi fans. Vederla ballare sul palco aveva un fascino magnetico.

L’occasione che le ha portato grande successo fu nel 1940, con la rappresentazione di un ballo ispirato alla danza brasiliana chiamato “il Karyoka”, dedicato al film americano “The street of Rio” e a Carmen Miranda, tanto che decise di assumere definitivamente il nome d’arte, appunto, di Karyoka.

Fra gli anni ’30 e ’40 l’industria cinematografica egiziana era fiorentissima e conobbe un’epoca di massimo splendore: sul territorio nazionale erano presenti almeno 150 compagnie di produzione e ciascuna presentava almeno 3 film a stagione. La maggioranza di film prodotti erano commedie musicali, molto apprezzate dal pubblico in cerca di distrazioni e leggerezza causata dalla guerra in corso.

La danzatrice Tahiya Karyoka

La ballerina Tahiya Karyoka

Questa era la situazione ideale per chi, come Tahiya Karyoka, lavorava proprio come danzatrice cinematografica. Nel contempo, Taheya conservò coscienziosamente il suo lavoro al locale di Badia Masabni.

Venne scritturata dapprima come ballerina nei film, e ben presto divenne anche attrice, mostrando così di avere doti di artista completa. Nella vita interpretò oltre 200 film, in una carriera durata 50 anni.

Donna attiva e intelligente, possedeva una vasta libreria, era in grado di parlare fluidamente l’inglese e il francese e di gestire personalmente la sua impresa lavorativa: per organizzare i suoi numerosi impegni cinematografici e teatrali, Tahiya Karyoka creò, con il regista Hessein Fawzy e due attori, un’agenzia di produzione, la Sharkat Al Shabab (compagnia dei giovani), riuscendo a conciliare l’attività imprenditoriale con quella artistica. L’agenzia produsse solo due film, prima di sciogliersi: “Aheb El Ghalat” (Amo lo sbaglio) e “Aheb El Baladi” (Amo il mio paese).

Ebbe persino l’occasione di partecipare ad una produzione di Hollywood, verso la fine degli anni 60, ma la guerra nel 1967 annullò questa occasione e Tahiya ritornò al Cairo. Dopo il suo ritorno cominciò a lavorare in televisione e occasionalmente ricevette anche dure critiche.

Nel 1936 Tahiya danzò alla processione in onore del matrimonio di re Farouk.  Il re aveva soltanto 16 anni ed era appena stato incoronato re, dopo la morte del padre. Tahiya si esibì ballando sulla musica di Umm Kulthoum, la quale era una sua ammiratrice: di lei una volta la grande cantante disse che era “un’ artista in grado di cantare con il corpo”. Re Farouk la apprezzò per tutta la vita e Tahiya, da intellettuale, fu persino messa in carcere dopo la rivoluzione che depose Faruk, come sostenitrice di una controrivoluzione che facesse ritornare in Egitto la monarchia costituzionale, nel 1953.In prigione fece lo sciopero della fame, per far valere le sue idee.

Con la sua volitività Tahiya scioperò in segno di protesta contro una nuova legge che non favoriva gli attori, nel 1987.

La danzatrice Tahiya Karyoka

la ballerina Tahiya Karyoka

Tahiya era molto apprezzata come artista e come donna, e non aveva bisogno di promuovere le sue attività, poiché il suo talento lo faceva per lei. Aveva anche l’ammirazione di Umm Kulthoum e di Abdel Halim Hafidh, ma i religiosi, che invece accettavano le danze di Mahmoud Reda e Farida Fahmy, non apprezzavano le sue doti artistiche di donna forte e seduttiva. Tahiya era nota per i suoi giochi di parole e per i gesti ironici ed ammiccanti nelle performances. La sua danza era sensuale e mostrava appieno la sua forte personalità.

Si è sposata ben 14 volte, in pratica con tutti gli uomini più importanti della sua epoca, ma non riuscì mai ad avere figli pur mantenendo un forte amore verso la famiglia ed un grande attaccamento ai suoi fratelli e nipoti. Inoltre espresse il suo lato materno attraverso la beneficenza nei confronti dei bambini. Due anni prima di morire, adottò una bambina che era stata abbandonata proprio sulla sua porta di casa.

La famosa ballerina muore nel 1999 per un attacco cardiaco, dopo essere diventata molto religiosa e aver lasciato le scene. Alle celebrazioni per il suo funerale intervennero moltissime personalità egiziane. La figlia adottiva alla sua morte venne adottata da Fifi Abdou.